TORINO – Il Polo Museale del Piemonte, a un anno e mezzo dalla rassegna #Renascence – tre giorni per il Castello di Agliè, tenutasi a Palazzo Carignano nel giugno 2017 per diffondere i primi risultati degli studi e dei restauri sulla Residenza sabauda canavesana, torna a ospitare nella propria sede principale una giornata di studi sul Castello di Aglié.
Dopo le aree verdi e le collezioni orientali, questa volta saranno presi in considerazione le collezioni archeologiche e moderne, gli elementi d’arredo e le arti applicate entrate in Castello nella prima metà dell’Ottocento: una serie di opere su cui si sono soffermati gli studi più recenti grazie a campagne di schedatura e a prestiti per mostre e che trova la sua particolarità nella committenza femminile.
Oltre che al gusto di re Carlo Felice (1765-1831), possessore del Castello per un periodo relativamente breve, l’aspetto del Castello di Aglié nel primo Ottocento è infatti da ricondurre alla cultura di due donne a lui legate: la sorella Marianna, duchessa del Chiablese (1757-1824) e la moglie, la regina Maria Cristina di Borbone-Napoli (1779-1849).
Un’affascinante pagina di storia ed arte ricostruita nelle sue diverse sfaccettature grazie a una sinergia di professionisti della storia, della storia dell’arte, dell’archeologia e del restauro, provenienti da vari enti e coinvolti nell’ultimo biennio nelle indagini conoscitive sul Castello, le collezioni e gli arredi.
Nella foto gentilmente concessa: veduta del Castello di Agliè.