CIVITAVECCHIA – Incontro di qualità sui vaccini organizzato dai Lions cittadini, Leo Club e Fondazione Cariciv con il patrocinio della Asl Roma 4. Ieri pomeriggio, alla Sala Giusy Gurrado della Fondazione Cariciv, si è svolto il convegno “Vaccinazioni: contrastare la disinformazione”.
Moderatore il Dott. Maurizio Antonio De Pascalis: “Questo è un argomento delicato oggetto di affermazioni fuorvianti, per noi medici quello dei vaccini è un tema fondamentale”.
La Prof.ssa Gabriella Sarracco (Vice Presidente Fondazione Cariciv): “In questa fase è importante affrontare tale argomento. Non è giusto che in una scuola ci sia qualcuno che non sia vaccinato”.
Il Dott. Graziano Santantonio (Presidente Lions Club Civitavecchia Santa Marinella Host): “Mi limito a sottolineare l’importanza delle attività che stiamo facendo insieme all’altro Club: questo convegno e gli incontri nelle scuole con il Progetto Martina, informando i giovani sulle neoplasie. Ringrazio la Fondazione Cariciv per essere vicina a chi vuole fare servizio, la Asl per aver concesso il patrocinio ed i relatori che vengono da lontano. Ringrazio Luigi Mattera per l’impegno nell’organizzazione di questo convegno ed il Leo Club presente sia in questa iniziativa che nel progetto Martina”.
Il Dott. Alberto Brandolini (Presidente Lions Club Civitavecchia Porto Traiano): “Ringrazio la Fondazione Cariciv per l’ospitalità. In questo anno lionistico stiamo collaborando in molte iniziative con l’altro Service. Ad aprile faremo un concerto alla Cittadella della Musica per una raccolta fondi da destinare a chi ne ha bisogno”.
Il Dott. Giacomo Marchetti ha fatto un breve excursus storico sulla diffusione delle epidemie e nascita del vaccino: “Nel Trecento ci fu un epidemia di peste che causò circa 43 milioni di morti in Europa. La scoperta del vaccino contro il vaiolo avvenne nell’ultimo quarto del Settecento con Edward Jenner. Successivamente venne realizzato il microscopio ottico che identificava batteri e cellule; numerosi i progressi scientifici, fino ad arrivare all’identificazione del virus nel 1940. L’Oms e l’Unicef sono promotori di grandi campagne, su scala mondiale, per la vaccinazione. Anche i Lions Club contribuiscono a far vaccinare i bambini in Africa. Dobbiamo vaccinarci, si corre un rischio minimo, ma lo dobbiamo fare per rispetto di chi non può, evitare significherebbe tornare al medioevo”.
La Dott.ssa Barbara Ricciardi: “Sono specialista di malattie infettive all’Ospedale di Grosseto. E’ frustrante vedere complicanze gravi e decessi per malattie a cui esiste il vaccino. Viene iniettata una sostanza, si attivano gli anticorpi e si è protetti. Ci sono varie tipologie di vaccini, non possono farli chi è immunodepresso, chi ha contratto l’Hiv, chi si sottopone a trattamenti chemioterapici. Ad esempio il morbillo ha presentato episodi epidemici in Italia: nel 2002 oltre 40.000 bambini malati, più di 600 ricoveri in ospedale, 15 encefaliti e 6 decessi; nel 2003 è stato fatto un Piano di eliminazione del morbillo e nel 2005 è stato registrato il minimo storico. Ogni dieci anni dovrebbe essere fatto il richiamo del tetano; dal 2001 al 2010 ci sono stati 594 casi con 169 decessi, la maggior parte dei casi erano donne con età superiore ai 64 anni”.
Il Prof. Carlo Hanau: “Bisogna promuovere un’informazione corretta e fare formazione. Importante fare una valutazione di rischi e benefici per la collettività. In questa guerra contro il virus, tutte le forze valide si devono vaccinare. I Leo stanno organizzando una campagna culturale nelle scuole ed il prossimo obiettivo è fare una campagna informativa sull’autismo. Tra il 2006 ed il 2009 ne ho realizzate nel Lazio. Se non si fa ricerca seria non si arriverà a trovare le cause dell’autismo e riuscire a sradicarle”.
Il Dott. Stefano Sgricia: “Le vaccinazioni vanno studiate, ne stiamo facendo un fatto di culto. C’è chi ci crede e chi no. Da una parte è significativa la percentuale della popolazione che rifiuta i vaccini, dall’altra una gran quantità di persone che vogliono farli. Chi non vaccina i propri figli è un evasore vaccinale. La Asl Roma 4 ha attivato un servizio utile alla cittadinanza: il ritiro dei certificati vaccinali online. Chiunque abbia diritto, e con giusta riservatezza, può scaricare i certificati dei propri figli”.
Foto di Manola Solfanelli