LADISPOLI – Non si fermano le associazioni e i cittadini che intendono difendere la Palude di Torre Flavia da quello che considerano un vero e proprio accerchiamento che metterebbe fortemente a rischio gli equilibri dell’Area. Infatti, da un lato il progetto di un camping nel comune di Cerveteri dall’altro una grande espansione edilizia in quello di Ladispoli a cui si aggiunge la Regione Lazio che sta valutando la proposta di realizzazione di un distributore di carburanti in prossimità dell’area, andrebbero ad incidere in modo molto negativo sull’area protetta. Cosi le associazioni e i cittadini, dopo aver avviato la raccolta firme sia online (al link https://chng.it/xkj7KVwnsG sono arrivate già circa 900 adesioni) sia cartacea che sta ottenendo una grande adesione, i promotori della campagna per la difesa dell’Area si stanno organizzando per la costituzione del “Comitato tutela natura e cultura litorale nord”.
“Oltre alle associazioni Scuolambiente, Ladispoli Sostenibile e Caere 2000 si stanno unendo a noi tanti liberi cittadini che hanno a cuore la tutela dell’ambiente e la sostenibilità. Abbiamo quindi deciso di raccogliere queste forze e di costituirci nel Comitato per dare voce alle istanze della comunità”. E le richieste sono molto chiare: “Chiediamo al Comune di Ladispoli la cancellazione o lo spostamento in altra area delle cubature previste nel comparto C11, ripristinandone la destinazione ad area agricola, al Comune di Cerveteri: la revoca della delibera del 7/4/2023 e alla Regione Lazio di dare parere negativo al progetto di realizzazione di un distributore in località Stallonara”. Spiegano i promotori della protesta “Siamo convinti che le Amministrazioni non potranno proseguire in una scelta che è contraria alla volontà dei cittadini e che soprattutto distruggerebbe un bene comune e prezioso per il nostro territorio anche sotto il profilo di uno sviluppo turistico sostenibile”.