TORRE DEL LAGO PUCCINI / VIAREGGIO (LU) – “Torre del Lago, gaudio supremo, paradiso, Eden, Empireo, turris eburnea, vas spirituale, reggia […] paese tranquillo con macchie splendide fino al mare, tramonti lussuriosi e straordinari”. Così Giacomo Puccini in una lettera all’amico Caselli nel 1900.
“Puccini gaudio supremo” propone al pubblico di Villa Paolina (martedì 16 luglio) alcune tra le arie più amate di Giacomo Puccini composte proprio a Torre del Lago, luogo eletto per la sua ispirazione, e che da lì hanno preso il volo e raggiunto ogni angolo del mondo.
A darne voce, gli artisti del Festival Puccini Francesca Mannino, Rossella Vingiani, Lorenzo Papasodero e Kazuki Yoshida, accompagnati al pianoforte da Elisa Montipò, in un programma che ripercorre attraverso le arie più famose la partitura pucciniana da Le Villi fino a Turandot.
Nel giugno 1891 il trentatreenne Giacomo Puccini ha alle spalle due opere di buon successo, Le Willis ed Edgar, ed è intento nella composizione della terza.
Alla ricerca di un luogo in grado di ispirarlo, Puccini scopre Torre del Lago: ebbene, tra Giacomo Puccini e Torre del Lago è un colpo di fulmine, un amore durato oltre trent’anni e che ha regalato al mondo alcune delle musiche più belle e struggenti mai composte.