CIVITAVECCHIA – Chiusura dell’anno scolastico con il botto per il plesso Don Giuseppe Papacchini e il plesso Collodi dell’Istituto Comprensivo ”Ennio Galice” di Civitavecchia diretto dal preside Roberto Mondelli. Gli alunni, sotto la guida delle loro docenti, hanno chiuso l’anno scolastico celebrando i 100 anni dalla nascita del Maestro Mario Lodi, con un lavoro multidisciplinare sul suo testo più famoso: “Cipì”.
Partendo dalla lettura del testo, guidati dalle loro insegnanti, gli alunni della scuola primaria cittadina, si sono messi alla prova in laboratori creativi dedicati all’arte, alla musica e alla poesia e hanno reso attuale un testo di circa 60 anni fa, elaborando una produzione di giochi multimediali e non, filmati, poesie, lap book, lettere dedicate, rappresentazioni di momenti importanti della storia e conversazioni tematiche dedicati al curioso e coraggioso passero che, tra mille avventure ha parlato di: amicizia, collaborazione, fiducia nel prossimo, curiosità e intraprendenza, facendo riflettere tutti sui grandi valori sociali.
Il progetto si è concluso con l’apertura di una mostra dei lavori prodotti, alla quale sono stati invitati i genitori che, entusiasti, hanno potuto ammirare i colorati e interessanti lavori dei bambini. “Per la prima volta, dopo due anni di silenzio – spiega la referente del progetto, l’insegnante Teresa Lucignani – abbiamo potuto riascoltare di nuovo le voci gioiose degli alunni, li abbiamo visti intonare all’aperto note allegre e di saluto ed è stato bellissimo. I lavori di progetto hanno impegnato docenti e alunni da marzo a maggio e hanno permesso alle insegnanti e agli alunni di ritrovare quello spirito di collaborazione e cooperazione che i due anni di pandemia avevano compromesso a causa delle restrittive norme anti Covid-19. Oggi si torna di nuovo a respirare una progettualità e una didattica laboratoriale tesa al raggiungimento di obiettivi più ampi che la mera trasmissione di contenuti perché come diceva il maestro Mario Lodi: “Si capisce bene cos’è una scuola quando la viviamo come se fosse il luogo dove si entra competitivi e, dopo aver lavorato e studiato insieme, si esce rispettosi degli altri e tolleranti”.
In tutte le classi che hanno partecipato al progetto gli alunni hanno letto la storia avventurosa del piccolo passerotto Cipì e hanno capito che anche se si è piccoli si può cambiare il mondo intorno a loro; hanno capito che bisogna avere il coraggio di essere curiosi, di sperimentare, di provare e ritrovare, di perseverare e di lottare per ciò in cui si crede. Sono nati circle time, incontri a classi aperte, momenti di scambio di idee fra gli alunni nel giardino della scuola dove i bambini hanno tirato fuori le loro emozioni e ognuno ha dato del suo arricchendo il proprio bagaglio. Oltre che quello delle docenti prezioso è stato anche il lavoro delle Aec che hanno coadiuvato le insegnanti in tutti questi mesi. Soddisfatte per quanto fatto, per i due giorni di festa finale e per la mostra si sono dette le docenti che sono già all’opera per pensare al nuovo progetto da realizzare nell’anno scolastico 2022-2023.