ROMA – “Quel viaggio fu importante in un paese lacerato dalla guerra, dalla povertà, dai morti. Unì l’Italia e costruì un sentimento di unità nazionale, cosa di cui abbiamo bisogno anche oggi. Recuperare il senso di unità nazionale, in cui ci si sente uniti intorno a valori comuni, è importante anche per affrontare il futuro”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, in occasione dell’arrivo alla Stazione Termini del treno rievocativo del viaggio del Milite Ignoto verso la Capitale.
Proprio per ricordare quel sentimento, a due giorni dal centenario della traslazione del milite ignoto al monumento del Vittoriano, il Ministero della Cultura insieme al Ministero della Difesa danno il via a una campagna social realizzata con le importanti testimonianze d’archivio e fotografiche conservate all’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Fino al 4 di novembre, anniversario della vittoria nella Prima Guerra Mondiale, su tutti i profili social del MiC sarà rievocato il clima di sincera e commossa partecipazione che accompagnò il viaggio verso Roma, su di un treno speciale, della salma scelta ad Aquileia dalla madre di un caduto, Maria Bergamas, tra le undici individuate dalla commissione diretta dal colonnello Giuseppe Paolini.
Immagini d’epoca inedite, digitalizzate a partire dai negativi su lastra di vetro conservati nel fondo fotografico dell’ISRI, ritraggono le fasi salienti dell’intera cerimonia: dagli undici feretri allineati ai lati dell’altare della Basilica Patriarcale di Aquileia, tra i quali fu scelto il milite ignoto, alla suggestiva inquadratura dal basso della locomotiva a vapore 740 ornata dello Stellone fiammeggiante orlato da una corona vegetale; dai ritratti delle tante persone assiepate ai transiti del convoglio funebre nelle stazioni lungo il percorso alla prima tappa a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove la bara fu posta su di un fusto di cannone al di sopra di un catafalco per ricevere l’omaggio delle autorità e il saluto dei tanti romani che per una intera giornata affluirono copiosi; dalla folla ai lati lungo il corteo fino a quella che accolse il feretro a Piazza Venezia.
Un video originale, concepito, prodotto e realizzato dall’Ufficio Stampa del MiC, offre uno sguardo d’autore sul Vittoriano di oggi, un monumento che solo negli ultimi vent’anni ha ritrovato il proprio significato autentico. Infine, le riproduzioni digitali di una selezione delle oltre 30.000 cartoline commemorative diffuse dal Comitato d’onore per la traslazione della salma del milite ignoto e conservate all’ISRI, una importante documentazione del sentimento popolare e delle mistica che accompagnò l’intero evento: “Quando tornerò a Roma m’inchinerò davanti la tua salma gloriosa”, scriveva da Senigallia l’alunno della seconda elementare Paolo Morici; “Chi sei? Sei figlio di tante madri, sei sposo di tante vedove, sei padre di tanti figli”, scriveva invece Carlo Carlini da Villafranca Veronese. Immagini seppiate, con i messaggi che un secolo fa la nazione affidò al ricordo del Milite Ignoto.
A questa campagna idealmente si associa il viaggio commemorativo del “Treno della memoria”, promosso dalla Fondazione FS e sostenuto dai Ministeri della Cultura e della Difesa, composto da una locomotiva a vapore Gr. 740, bagagliaio 1926, Carro K, due carrozze “Centoporte”, una carrozza “Centoporte a salone”, un carro “Carnera”, carrozza prima classe “Az 10.000”, carrozza “Grillo”, una carrozza cuccette tipo “1957 T” e locomotiva diesel che, dal 29 ottobre al 2 novembre, ha ripercorso le tappe dello storico viaggio del 1921.
Nella foto: il carro ferroviario su cui viaggiò la salma del Milite Ignoto.
Video “Il viaggio del Milite Ignoto”: https://youtu.be/AdRJxHkB5Vs?list=TLGGbwmvebmh3P4wMjExMjAyMQ