MONZA (MB) – Era appena iniziato l’anno 1992, quando ignoti, agendo indisturbati durante la notte, erano penetrati all’interno della piccola Chiesa di San Michele Arcangelo di Calino (BS) facendo poi perdere le loro tracce e portando via con sé cinque dipinti: “Cristo che porta la croce”, “S. Francesco d’Assisi con le mani giunte sul petto”, una copia a olio de “La Fede”del Moretto(considerato uno dei grandi maestri del primo Rinascimento bresciano), “San Pietro con il Gallo” e “San Giovanni Battista che battezza Gesù”.
Del furto se ne era accorto solo il giorno seguente Don Cosimo Taurisano, parroco dell’epoca; denunciando poi la scomparsa dei cinque dipinti, oli e tempera su tela e carta, del 1500 – 1600 collocati nel presbiterio. Furto che, come riportò la stampa dell’epoca, aveva lasciato un “vuoto” nella comunità della frazione di Cazzago San Martino.
Trent’anni dopo dall’evento criminoso, due dei cinque dipinti asportati, “Cristo che porta la croce” e “S. Francesco d’Assisi con le mani giunte sul petto”, (databili XVI – XVII secolo) riappaiono posti all’incanto in una nota casa d’aste milanese.
La costante attività di monitoraggio dei siti online di vendita di opere d’arte, svolta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, quotidianamente effettuata confrontando quanto in commercio in rete con quello catalogato nella “Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti”, data base del Ministero della Cultura e in uso ai Carabinieri dell’Arte, ha permesso di accertare la corrispondenza delle due opere con quelle oggetto del furto.
L’attività investigativa del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza ha permesso di ricostruire solo parzialmente il percorso fatto nel tempo dai dipinti e, grazie al contributo di un fedele della parrocchia nonché docente di storia medievale, è stato possibile riconoscere con certezza i due dipinti. L’indagine ha portato al deferimento in stato di libertà di un soggetto torinese, già noto alle Forze di Polizia per reati specifici nel settore dell’antiquariato.
Dopo oltre trent’anni di assenza dalla devozione dei fedeli della comunità parrocchiale e proprio nell’anno di “Bergamo – Brescia Capitale Italiana della Cultura”, altri due dipinti dei cinque trafugati (due sono stati recuperati dal Nucleo TPC di Torino nel maggio scorso) tornano a casa per essere restituiti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Milano, a Don Mario Cotelli, parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo e a tutta la comunità di Cazzago San Martino.