CANEPINA – Oltre 150 persone, tra studenti della scuola secondaria di primo grado di Canepina e soci del Circolo socio-culturale Argentovivo, hanno partecipato all’incontro con il personale della Questura di Viterbo e della Polizia Postale dedicato alla prevenzione delle truffe ai danni degli anziani e dei rischi connessi all’uso dei social da parte dei minori. L’iniziativa si è svolta nel Salone Quarto Stato del Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina.
Con un linguaggio semplice ma efficace, la prima dirigente Amelia Priario, l’ispettore superiore Felice Orlandini, l’ispettore Luigi Romano, il sovrintendente Federico Croce e la sovrintendente Simona Foglietta hanno dapprima illustrato le tecniche più utilizzate per raggirare gli anziani e poi, interagendo con i ragazzi, hanno spiegato loro come usare in modo prudente internet e cosa devono assolutamente evitare per non incappare in situazioni difficili o cadere vittime del cyberbullismo. Gli studenti si sono dimostrati particolarmente interessati e hanno interagito con i vari relatori.
Il sindaco di Canepina, Aldo Maria Moneta, nel suo intervento di saluto ha sottolineato l’importanza dell’incontro, che ha visto insieme giovani e anziani per parlare di prevenzione dalle truffe e dai rischi derivanti dall’utilizzo dei social. Al termine dell‘incontro, lo stesso sindaco Moneta e la dottoressa Amelia Priario hanno tagliato il nastro tricolore della sede del Circolo socio-culturale Argentovivo, posto nell’attiguo ex ospedale di Canepina. Il circolo dispone di ampi locali, per una superficie di oltre 150 metri quadrati, ristrutturati e muniti di coibentazione e finestre a tenuta termica. Nei prossimi giorni, i soci di Argentovivo nomineranno il comitato direttivo e le cariche sociali previste dallo statuto. Subito dopo sarà presentato il programma sociale che, tra l’altro, prevede la collaborazione dei soci con tutte le altre realtà associative del paese e con l’amministrazione comunale.
Una cospicua parte del programma sociale sarà dedicata alla trasmissione dei saperi in materia culinaria, artigianale e storico-tradizionale tra anziani e giovani. Per perseguire tale scopo verrà istituito uno “Scaffale della memoria”, che in maniera telematica e cartacea raccoglierà racconti, modi di dire, filastrocche, proverbi e quant’altro costituisce il patrimonio orale del paese.