Home CULTURA Biglietto unico d’ingresso per tre prestigiosi Musei della rete Umbria-Lazio

    Biglietto unico d’ingresso per tre prestigiosi Musei della rete Umbria-Lazio

    11:24 am
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    CIVITAVECCHIA / UMBRIA: Attualmente tre di sei prestigiosi Musei facenti parte della Rete Umbria-Lazio, realizzata in collaborazione con le cinque Amministrazioni Comunali di riferimento, hanno attivato il Biglietto Unico di ingresso: Museo Piero Taruffi di Bagnoregio, Museo Motoristico Scuderia Traguardo e Museo dei Mosaici e del Vino di Palazzo Venturelli entrambi di Amelia. A breve, anche le altre tre strutture museali aderiranno a questa interessante convenzione: Museo Civico di Lugnano in Teverina, Museo dell’olio Bartolonei di Montecchio e Museo Ovo Pinto di Civitella del Lago.

    Museo Piero Taruffi

    Nato nel 1998 per celebrare e tramandare la memoria storica del geniale ingegnere e pilota plurivittorioso prima in moto e poi in auto, ha ampliato nel corso degli anni il percorso di visita che costituisce attualmente un interessante itinerario che testimonia il progresso tecnico-scientifico in campo motoristico nel corso dell’ultimo secolo: la struttura ha una sede prestigiosa che occupa l’intero stabile del vecchio mattatoio restaurato proprio con questo scopo nel centro storico di Bagnoregio grazie all’Amministrazione Comunale che ne è proprietaria. Il fiore all’occhiello dell’esposizione museale è la mostra permanente dal titolo i “Il Bisiluro ai raggi x anatomia di un bolide” nella quale sono esposte una parte delle circa cinquecento tavole progettuali realizzate dai disegnatori di Taruffi, alcune delle quali personalmente corrette a mano dall’Ingegnere, che fanno parte del consistente archivio storico del Museo: la mostra, grazie a pannelli testuali e filmati storici, costituisce un esaustivo ed unico percorso alla scoperta dei segreti tecnici di questo straordinario mezzo da record ancora oggi avveniristico e di grandissima attualità, il segno tangibile di quanto l’Ing. Taruffi sia uno dei padri degli studi aerodinamici ancora oggi alla base di ogni progetto auto-motociclistico. Il Museo ospita anche altre importanti sezioni ad iniziare da quella dedicata all’Ing. Francesco De Virgilio, che fu socio onorario dell’Associazione Taruffi, progettista del primo motore mondiale di sei cilindi a V di sessanta gradi che equipaggiava la Lancia Aurelia: molto apprezzata anche l’esposizione di micro-car, interessante collezione di “macchinette” che presero il via con la conosciutissima Isetta negli anni cinquanta del secolo scorso. Di grande rilevanza anche la sezione dedicata al cinema dove sono esposti gli abiti degli sposi ed il motocarro di Zampanò in avanzato stato di ricostruzione utilizzati nel film “La strada”, premio Oscar del Maestro Federico Fellini, in gran parte girato a Bagnoregio. A chiudere l’interessante visita del Museo una collezione di radio e autoradio d’epoca, una serie di opere pittoriche ispirate a Taruffi realizzate annualmente da un diverso artista e le sculture del socio Stefano Rossi, realizzate con pezzi meccanici e di carrozzeria. Le auto e le moto storiche che sono protagoniste indiscusse dell’esposizione ruotano periodicamente e sono messe a disposizione da soci e simpatizzante dell’Associazione Piero Taruffi.

    Museo Motoristico “Scuderia Traguardo”

    Nel nome di Rinaldo Tinarelli rivive la passione motoristica di Amelia. E’ infatti nata la “Scuderia Traguardo”, che richiama appunto quella che negli anni Cinquanta del secolo scorso fu la scuderia di Tinarelli. Oggi è qualcosa di diverso e di più. “Scuderia Traguardo” è parte integrante di “Amelia Motori” e quindi filiazione del “Magnete”, auto–motoclub amerino che  in pochi anni è diventato un’associazione di grande vitalità. Amelia Motori–Scuderia Traguardo ha trovato una sede adatta alle sue iniziative: una vecchia concessionaria Fiat, in via Federico Zeri, è stata riutilizzata, ristrutturata e trasformata in museo dei motori e nello stesso tempo in centro propulsivo, nella scia dell’attività dei soci del club “Il Magnete” e del dinamismo del suo presidente Umbro Passone. L’idea guida è quella di “sposare” la passione per i motori alla promozione turistica, affiancando ad auto e motoraduni d’epoca, iniziativa folkloristiche e di scoperta del territorio e delle sue particolarità artistiche, storiche, ambientali ed enogastronomiche. L’ex concessionaria, diventata a tutti gli effetti un polo multifunzionale, è ora sede di varie attività, prima fra tutte un’esposizione dinamica di mezzi d’epoca: auto e moto, ma anche mezzi agricoli. Dinamica in quanto si tratta di mostre che variano continuamente: ogni due mesi i mezzi esposti e le scenografie cambiano a rotazione, mentre ogni quattro mesi si realizza una mostra a tema specifico.
    I locali occupano circa 350 metri quadrati su due  livelli. Al piano terra l’esposizione di mezzi d’epoca ma anche salone per conferenze; al piano rialzato, oltre agli uffici, una biblioteca per la consultazione di testi specializzati ed un mostra di modelli in miniatura. In uno spazio del salone è stata ricostruita una vecchia officina Fiat con grafica ed attrezzature originali.

    Museo di Mosaici e del Vino Palazzo Venturelli

    All’interno di Palazzo Venturelli, prende il nome da una famiglia nobile della città di Amelia, è ubicata l’antica Domus Romana con un prezioso tappeto di tessere bianche e nere, segno dell’importanza e maestosità della città in epoca romana. Palazzo Venturelli, con importanti affreschi al piano nobile che narrano le gesta della famiglia, ospita anche un piccolo Museo del Vino che testimonia una tipica lavorazione delle uve e un attento recupero degli strumenti per la produzione e l’invecchiamento. Nelle antiche cantine di via Civitavecchia, l’osteria era luogo di aggregazione dove, tra un bicchiere e l’altro, si giocava a carte.

    Museo Ovo Pinto

    L’Associazione Culturale Ovo Pinto, dal 1982, da Pasqua al 1° maggio, organizza a Civitella del Lago, la Mostra Concorso Nazionale Ovo Pinto, aperta a tutti, professionisti e non, che vogliono esprimere la propria creatività. A tema libero e a tema speciale il concorso invita dilettanti, studenti e artisti a partecipare dando libero sfogo alla fantasia su un guscio d’uovo d’animale. Dipingere le uova durante il periodo pasquale è un’antichissima usanza, molto diffusa in Europa e soprattutto nel centro Italia: le uova si coloravano utilizzando tinte naturali derivati da infusi di fiori, erbe ed altro. Molti artisti, nei vari concorsi, si sono cimentati a trovare nuove forme e tecniche che stupiscono ogni anno l’immaginazione. Ad ogni concorso, con il passare degli anni, l’Associazione ha visto incrementare il numero di opere tanto che è stato aperto al pubblico un museo originale, unico al mondo, aperto tutto l’anno, in cui sono esposte, dipinte o scolpite, migliaia di uova provenienti da ogni luogo. Il piccolo museo si trova in un antico borgo medievale nella provincia di Terni. Civitella del Lago, in cima ad una collina (476 s.l.m.) che domina il lago di Corbara e la media valle del Tevere, esattamente a metà strada tra Orvieto e Todi. Oltre all’originalissimo museo, il paese offre un panorama mozzafiato da ammirare affacciandosi dalle antiche mura di piazza del Belvedere.

    Museo dell’Olio Bartolomei

    Montecchio, un singolare borgo medievale che domina la Valle del Tevere. E’ qui che alla fine dell’800 nasce il Frantoio Bartolomei; da allora si sono succedute quattro generazioni, oltre cento anni di attività testimoniati oggi da un affascinante Museo dell’Olio. All’interno uno dei più rari esempi di pressa del XVI sec., oltre che vecchi macchinari, pezzi di antiquariato, reperti archeologici, foto d’epoca e curiosi utensili relativi al mondo dell’olivo. Percorrendo le sale espositive, si assapora il lavoro ed il territorio. Nei mesi di ottobre e novembre è possibile anche assistere direttamente alle varie fasi della spremitura e assaggiare l’olio freschissimo appena macinato. Incastonato tra migliaia piante di olivo, il Museo dell’Olio Bartolomei rappresenta una tappa originale ed insolita capace di lasciare nella memoria un sapore inconfondibile.

    Museo Civico Lugnano in Teverina

    La struttura accoglie due diverse esposizioni costituite dai reperti archeologici della villa romana e della necropoli di bambini del V sec. d.C. provenienti dal sito di Poggio Gramignano e, dal 2012, dal cospicuo allestimento di oggetti, cimeli e foto della Prima Guerra Mondiale, arricchiti da alcune ricostruzioni, insieme all’interessantissimo archivio fotografico d’epoca del Dott. Luigi Canepone, originario di Lugnano in Teverina.