ROMA – La paura è un sentimento distruttivo che riesce a far implodere qualsiasi forza sociale, qualsiasi resistenza razionale e relazionale. La paura si combatte facendo percepire alla realtà sociale e quindi ai soggetti che la compongono il sostegno di una figura autorevole che dia indicazioni chiare e precise, e dalla presenza di persone che riescano ad assumere un comportamento di solidarietà attiva. In questo modo si può pensare di combattere la bulimia operativa, contribuire all’azione e prevenire il senso di solitudine e la possibile ansia depressiva.
Questa è la condizione iniziale da cui si deve partire se si vuole ipotizzare un intervento che sia in grado di proporre la cultura della solidarietà e del sostegno contro la solitudine e l’abbandono. Si ha il compito importante di far assopire l’ansia, la paura, l’isolamento e prevenire possibili eventi sintomatici come le reazioni ansioso-depressive.
Quanto sopra espresso ci ha spinto come Azienda Sanitaria in tutte le sue diramazioni organizzative e operative, ad una profonda riflessione che permetta di garantire e inglobare, oltre alle misure possibili riferite all’assistenza dei malati, anche la prevenzione del disagio di chi è in prima persona nella “trincea sia in ospedale che sul territorio” e di chi vive isolato a casa in una forzata astinenza, privo di porzioni importanti della propria vita e in alcuni casi aggredito da paura e solitudine.
L’azione della prevenzione dalla paura e dall’isolamento non può che essere rivolta in tutte e due le direzioni, quella del personale e quella della cittadinanza, perché in una dimensione pandemica non si può pensare di rinforzare l’apparato tecnico senza che questo sia sostenuto da comportamenti sociali che, diminuito il senso della paura, possano assumere comportamenti più idonei ad una solidarietà attiva nei confronti di chi combatte con le proprie mani contro il “mostro invisibile” che invade il nostro corpo e la nostra anima.
Come Azienda Sanitaria ci siamo chiesti quindi come si può contribuire a dare un’anima all’intervento sanitario e sociosanitario, e abbiamo pensato ad un’azione che ha poi assunto il nome di “Vicino a Voi… Insieme” che ha come scopo prioritario quello di costruire un processo comunicativo serio sincero ed efficace e un sostegno psicologico al personale e alla cittadinanza, con particolare riferimento a chi è già sofferente della malattia e a tutti i famigliari che lo assistono. L’importante è costruire una rete di sostegno e di solidarietà che coinvolga tutti gli attori per renderli protagonisti e non più solo spettatori immersi in questa sceneggiata drammatica che stiamo vivendo.
Per i cittadini, tra breve, saremo in grado di trasmettere con frequenza costante brevi video che affronteranno tutti i temi importanti da conoscere e le azioni operative che l’Azienda è in grado di mettere in opera nonché l’andamento della pandemia sul nostro territorio.
Congiuntamente sarà attivata una centrale operativa che raccoglierà tramite posta elettronica disagio.covid@aslroma4.it (che sta per essere attivata) tutte le indicazioni che la cittadinanza ci vorrà segnalare, ma anche tutte le domande di chiarificazioni che le persone sentono di dover chiedere. La garanzia massima è che a queste sollecitazioni seguiranno delle risposte tramite video o tramite mail. In caso di situazioni che rivestono la sfera emotiva, sarà possibile richiedere un contatto telefonico, grazie alla collaborazione, con la ASL Roma 4, di agenzie sociali o dei professionisti del Dipartimento di salute mentale.
Tutti i malati e i loro familiari non saranno lasciati soli nella loro lotta quotidiana contro la malattia e saranno sostenuti, se richiesto con contatti telefonici che sappiano raccogliere al meglio le loro istanze.
Altro servizio che viene offerto ai familiari dei pazienti isolati, sia in attesa di risposta al test o in isolamento per positività al COVID-19, si realizza in un contatto telefonico che sarà effettuato a tutti, sulla base dell’elenco fornito dal Dipartimento di Prevenzione, per monitorare la situazione emotiva.
Nei confronti del personale che “milita quotidianamente nel nostro esercito sanitario”, oltre a garantire tutto l’impegno per dotarlo dei presidi di protezione individuale e di cercare al massimo di abbassare la fatica quotidiana con ripensamenti organizzativi e di supporto di personale, offriamo sia uno sportello di ascolto che tramite video chiamate possa permettere alle personale di trasmettere le proprie soggettive problematicità e sia un canale di ascolto sui problemi quotidiani, un canale di ascolto che recepisca anche indicazioni importanti.
Il servizio prevede la prenotazione della videochiamata inviando la mail a stress.lavoro@aslroma4.it.
Noi crediamo che per battere questo “mostro invisibile” ci sia bisogno di essere vicino a voi e questo possiamo farlo solo se siamo insieme come un gruppo solidale che possa anche con la forza dell’anima e della volontà di ritrovare il futuro.