ALLUMIERE – L’amore, diceva Virgilio, vince su tutto. E gli “Amori Comunisti” di Luciana Castellina si sono aggiudicati la terza edizione del premio letterario “Femminile, plurale” che si è svolto l’altra sera nella suggestiva cornice del Risanamento, alla presenza di un folto pubblico. Intervistata dal presentatore della serata, il medico e scrittore Gino Saladini, la Castellina ha regalato ai presenti una straordinaria pagina di storia contemporanea, partendo da ricordi e incontri personali che le hanno consentito di ricostruire le vite complicate e gli amori incredibili tra Nazim Hikmet e Münevver Andaç, tra Argyrò Polikronaki e Nikos Kokulis e tra Sylvia e Robert Thompson, sbocciati, nonostante le difficoltà e i pericoli, in Paesi diversi come la Turchia, la Grecia e gli Stati Uniti.
Secondo classificato “Consigli per essere un brano immigrato”, dove Elvira Mujcic ha raccontato la storia del ragazzo gambiano Ismail e della sua continua lotta contro la burocrazia, seguito da “Come oro nelle crepe” di Gioia Di Biagio, libro autobiografico che parla di malattia e rinascita.
Durante la serata, alcuni brani dei libri finalisti sono stati letti da Novella Morellini, accompagnata dalla chitarra di Antony Caruana, mentre gli intermezzi musicali tra una autrice e l’altra sono stati affidati come sempre al Trio FeMale composta dallo stesso Caurana, da Gino Fedeli e da Eleonora Bernabei.
Prima della premiazione, anche le giurate esperte Veronica Ricotta e Martina Testa (assente per motivi personali Angelica Zappitelli) hanno fatto un piccolo intervento, ponendo successivamente una domanda a ciascuna delle finaliste sull’uso della lingua e i destinatari delle proprie opere.
Alla fine la giuria non ha avuto dubbi nel riconoscere il primato alla Castellina, le cui storie, si legge nella motivazione <<Sono storie di persone che hanno scelto di misurarsi col mondo, di agire, di impegnarsi, di trasformarlo, anche a costo di grandi fatiche e dolori. Al di là del fatto che si descrive una realtà in cui oggettivamente il ruolo sociale della donna la relega spesso a una posizione di subalternità rispetto all’universo maschile, è bello e importante che sia una voce di un’autrice donna a raccontare dell’amore fra due individui non come fatto completamente privato, ma inserito in una rete di relazioni con gli altri, a trovare nell’eros anche una forte componente trasformativa verso l’esterno; nel contesto della pandemia, che ha lasciato in molti e molte di noi una sensazione di impotenza, di fragilità, di diffidenza e paura verso l’altro ancora maggiore di quella a cui già ci costringe il mondo contemporaneo, individualistico e pieno di disuguaglianze, lo sguardo di Luciana Castellina, nel raccontare questi amori combattivi e coraggiosi, è particolarmente prezioso>>.
A premiare la vincitrice, le consigliere regionali Marietta Tidei e Michela Califano, la presidente della Fondazione CaRiCiv, Gabriella Sarracco, il sindaco Antonio Pasquini e l’assessora alla Cultura e Pari Opportunità, Brunella Franceschini.
<<Sono davvero soddisfatta – ha commentato entusiasta la Franceschini – di questa terza edizione, frutto di un lavoro corale che investe un’ampia fetta della nostra comunità con delle ricadute ovviamente positive, soprattutto in questo momento così particolare. Ogni anno non soltanto la serata, ma anche tutto il lavoro che precede l’evento ci regala emozioni, soddisfazioni, spunti di riflessione. Al punto che, con l’assessora Tiziana Cimaroli (Pubblica Istruzione) e i nostri collaboratori stiamo pensando di allargare il discorso a tutte le fasce di età creando un vero e proprio “Ottobre Letterario”, con delle iniziative e degli eventi ad hoc, il cui culmine sarà ovviamente la quarta edizione del premio “Femminile, Plurale”. Ringrazio di cuore i numerosi intervenuti e i tanti che hanno contribuito alla riuscita dell’evento. Un ringraziamento particolare va poi alla presidente Gabriella Sarracco, da sempre nostra grande sostenitrice>>.
Foto gentilmente concessa