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    Alla scoperta del Museo della Lingua Italiana in Firenze

    5:57 am
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    FIRENZE – Un museo completamente nuovo per sviscerare, raccontare, far conoscere la lunghissima storia della lingua italiana, dal primo documento che contiene frasi scritte per la prima volta consciamente in volgare italiano, ovvero la Carta di Capua del 960, fino alla lingua dei social degli anni ’20 del XXI secolo, passando per Dante, Boccaccio, Petrarca, Ariosto, Galilei, Machiavelli, Leopardi, Manzoni, D’Annunzio, Sciascia. Il tutto con l’occhio rivolto alla modernità e all’interattività di un sapere non statico ma dinamico, come in fondo è la lingua stessa.

    Il progetto del nuovo museo della Lingua Italiana è stato presentato a Firenze dal ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.

    Il museo nascerà all’interno dell’area denominata ex Monastero Nuovo del complesso di Santa Maria Novella, e in particolare nel fabbricato che si sviluppa fra le vie Santa Caterina e via della Scala configurandosi come il braccio di chiusura a ovest dell’antico complesso conventuale.

    Il progetto di recupero e riqualificazione è stato approvato dalla giunta. Il cronoprogramma prevede l’avvio dei lavori entro il 2021. Il costo è di 4,5 milioni di euro. L’opera sarà finanziata dal Mibact nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”.

    L’edificio dove nascerà il museo, nell’ex Monastero Nuovo con affacci in via della Scala, si sviluppa su quattro livelli ma gli ambienti museali occuperanno il piano terreno e il piano nobile. Al piano terra (600 metri quadrati) si trovano vasti locali da dedicare ad esposizioni temporanee e un grande andito di accesso caratterizzato da una grande scala elicoidale progettata da Giuseppe Martelli. Al piano superiore (1400 metri quadrati) si trovano alcune sale con decorazioni e soffitti affrescati. Il progetto prevede l’accoglienza dei visitatori al piano terreno, con zone relax e ristoro nel piazzale interno. La parte espositiva permanente del museo sarà al piano nobile, con un percorso anulare .

    La realizzazione di un Museo della lingua italiana all’interno del complesso immobiliare di Santa Maria Novella si inserisce nel progetto di riqualificazione già avviato dall’ amministrazione comunale a seguito della restituzione degli spazi conventuali in uso – da circa un secolo- alla Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri e tornati dal 2016 nella disponibilità del Comune di Firenze.

    Il tessuto urbano in prossimità della stazione ferroviaria con la presenza del Museo della Lingua Italiana, della Basilica e del Museo di Santa Maria Novella, unitamente al Museo del Novecento affacciato sulla piazza prospiciente la basilica, ma anche degli spazi ad uso civico e congressuale, andranno a configurare l’area come un Distretto Culturale Museale di primaria importanza per Firenze, prima tappa nei percorsi turistici di visita alla città e grande opera di riqualificazione urbana dell’area.