ROMA – Lunedì 25 giugno, alle ore 14.00, presso l’Aula multimediale del Palazzo del Rettorato dell’Università La Sapienza, si terrà il seminario dal titolo “Il conflitto sovietico-jugoslavo. Analisi delle ripercussioni a 70 anni dalla scomunica di Tito”. Lo scopo dell’evento, organizzato in occasione del 70° della nota del Cominform che diede avvio al conflitto tra Mosca e Belgrado, è quello di fornire un contributo allo studio del tema, analizzando le ripercussioni del dissidio sui vari processi di riequilibrio attraverso i quali lo Stato e il partito jugoslavi ridefinirono in seguito al 1948 i propri assetti interni ed esterni, ritagliandosi un nuovo ruolo politico-diplomatico nel quadro della guerra fredda e all’interno del movimento comunista internazionale.
Programma:
Ore 14:00 Indirizzi di saluto
Antonello Folco Biagini (Presidente Fondazione Roma Sapienza);
Alessandro Saggioro (Coordinatore Dottorato Storia dell’Europa).
Ore 14:20 I Panel – Stato
Presiede Andrea Carteny (Direttore CEMAS).
Relazioni di:
Jože Pirjevec (Znanstveno-raziskovalno središče-KRS Koper/CRS Capodistria)
La rottura e i suoi riflessi nella politica interna ed estera jugoslava;
Arrigo Bonifacio (Sapienza Università di Roma)
La “scomunica di Tito” e le sue ripercussioni sulla questione di Trieste.
Ore 15:30 II Panel – Partito
Presiede Jože Pirjevec (ZRS Koper/CRS Capodistria).
Relazioni di:
Patrick Karlsen (Università degli Studi di Trieste)
La rottura del ’48 e il significato strategico del “comunismo adriatico”;
Saša Mišić (Univerzitet u Beogradu)
Il ’48 e le relazioni tra PCI e PCJ;
Bogdan Živković (Sapienza Università di Roma)
Superare il 1948: il ruolo del conflitto nei rapporti tra la Jugoslavia e il PCI tra 1956 e 1964;
Karlo Ruzicic-Kessler (Freie Universität Bozen/Libera Università di Bolzano)
Il conflitto Tito-Stalin e il Partito Comunista Austriaco.