MATERA – Vite negate, angoli di mondo dimenticati, sofferenze offuscate dalle belle e rassicuranti immagini che riempiono i social e le pubblicità. Sono queste verità, scomode e ignorate, catturate in luoghi diversi e lontani della nostra terra, immortalati in istanti che inchiodano, assieme agli eventi più importanti che accadono nel mondo, le protagoniste del World Press Photo, il prestigioso premio fotogiornalistico che dal 1955 premia le migliori fotografie che raccontano le notizie dell’anno precedente.
La mostra dei vincitori dell’edizione 2019, dal 15 giugno al 14 luglio 2019 approda tra i Sassi di Matera, nuova tappa al Sud Italia, dopo Bari, Milano e Roma. L’esposizione sarà allestita presso gli Ipogei Motta, gradinata via San Bartolomeo, 46 a pochi metri dalla centrale via D. Ridola. Luoghi ricchi di storia e tradizione interamente scavati nella calcarenite anticamente utilizzati come cantine, con macine e palmenti, del sovrastante Palazzo De Miccolis, oggi di proprietà della famiglia Motta, faranno da sfondo a scatti che raccontano la stretta attualità. Un incontro straordinario tra una città millenaria, che conserva la sua unicità di patrimonio mondiale dell’Umanità e lo spaccato di altre realtà, raccontate senza filtri.
L’evento per la rassegna lucana, in occasione di Matera Capitale della cultura 2019, è organizzato da Photolux, Biennale internazionale di fotografia di Lucca, e dal Circolo La Scaletta di Matera in collaborazione con 10b Photography e CIME.
Il concorso, alla sua 62^ edizione, ha visto quest’anno la partecipazione di 4.783 fotografi da 129 Paesi diversi che hanno presentato un totale di 78.801 immagini. Una giuria indipendente composta da esperti del settore e presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione Esperienze Visive ed Immersive presso National Geographic, ha selezionato 43 candidati provenienti da 25 differenti nazioni: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria,Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa, Spagna,Svezia, Syria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, e Venezuela. Tra questi vi sono 14 donne (32%), dato che rappresenta un significativo aumento rispetto al Photo Contest del 2018, che aveva il 12% di candidati donne.
I premi sono suddivisi in otto categorie distinte in “scatti singoli” e “storie”: Attualità (Contemporary Issues), Ambiente (Environment), Notizie Generali (General News), Progetti a Lungo Termine (Long-Term Projects), Natura (Nature), Ritratti (Portraits), Sport, Spot News. I vincitori sono stati annunciati ad Amsterdam l’11 aprile 2019.
Crying girl on the border del fotografo americano John Moore è stata l’immagine vincitrice del World Press Photo of the Year 2019 (Foto dell’anno 2018). Lo scatto premiato nella categoria Spot News, immortala una bambina honduregna di due anni che piange mentre sua madre viene perquisita da un’agente alla frontiera tra Messico e Stati Uniti.
Novità di quest’anno, la World Press Photo Story of the Year che premia il fotografo che ha saputo produrre la migliore storia fotogiornalistica dell’anno, scegliendo di raccontare un evento o una tematica di grande importanza giornalistica attraverso la migliore sequenza fotografica. Il Vincitore di questo primo nuovo riconoscimento è stato il fotografo Pieter Ten Hoopen con “The Migrant Caravan”, premiato nella categoria Spot News Stories con un lavoro sulla carovana dei migranti diretta dal Centro America negli Stati Uniti.
Tra i fotografi italiani, tre i premiati: Lorenzo Tugnoli con Yemen Crisis primo posto nella categoria General News, Stories, (tra i finalisti del World Press Photo Story of the Year), Marco Gualazzini con The Lake Chad Crisis, primo posto nella categoria Environment, Stories (tra i 6 finalisti candidati al World Press Photo of the Year, con la foto singola Almajiri Boy e tra i candidati al World Press Photo Story of the Year) e Daniele Volpe con Still Life Volcano, secondo premio nella categoria General News, Singole
Numerose le iniziative collaterali in programma a Matera durante il World Press Photo 2019, presso Palazzo Bronzini, storica sede del Circolo La Scaletta nei Sassi di Matera, in via Sette Dolori 10. Tre workshop con esperti italiani e internazionali: Francesco Zizola, vincitore di 10 World Press Photo (15 e 16 giugno); Andrea Boccalini, con un focus sul ritratto e il ritratto ambientato (6 e 7 luglio) e Gabriele Croppi, con un focus sul paesaggio (13 e 14 luglio). Nei fine settimana anche alcuni talk di approfondimento a ingresso libero: il 15 giugno in programma la presentazione e proiezione dei vincitori del Prix Pictet e un incontro con Francesco Zizola e Fabio Macaluso per discutere di diritto d’autore; il 13 luglio Piergiorgio Branzi ripercorre in conversazione con Enrico Stefanelli la sua lunga carriera e infine il 14 luglio Nicola Tanzini presenta il suo ultimo libro “Tokyo Tsukiji”.
La World Press Photo Foundation è un’istituzione internazionale indipendente senza fini di lucro. Il World Press Photo gode del sostegno di Dutch Postcode Lottery.
Foto di Wally Skalij, Los Angeles Times Online