TARQUINIA – Il Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia e la sezione Etruria di Italia Nostra attiveranno le procedure di segnalazione e di denuncia di violazione del diritto previste dalla Unione Europea. Lo scorso 17 novembre a Tarquinia si è svolto l’incontro pubblico sul tema della SS 675 Orte – Civitavecchia, organizzato da Italia Nostra sezione Etruria e dal Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia.
L’incontro è stato voluto per tenere i riflettori accesi sull’iter del progetto Anas che intende localizzare il tracciato cosiddetto “verde” nella valle del Mignone, zona protetta interessata da una Zps e da un Sic, nonostante il No del territorio di Tarquinia ma, soprattutto, nonostante due recenti e circostanziati pareri negativi consecutivi da parte del Ministero dell’Ambiente.
La superstrada potrebbe distruggere l’area di una vallata incontaminata, con un ecosistema fragilissimo e, mentre questo per il governo non rappresenta un problema, per il territorio si tratta di un’irresponsabilità.
La volontà del governo di realizzarlo nella Vallata del Mignone, incurante dei pareri dei massimi esperti nazionali di procedure di valutazione di impatto ambientale, ci ha posto molti interrogativi sul motivo per cui con tanta pervicacia si continui a sostenere una grande opera che con ogni evidenza è sanzionabile dalla Comunità europea per infrazioni di norme comunitarie.
Tale volontà era stata manifestata in risposta ad una interrogazione parlamentare sulla gravità di questa anomala situazione dal Sottosegretario al Ministero delle infrastrutture Umberto del Basso De Caro, nella quale non si mostrava la pur minima preoccupazione per lo stop al progetto richiesto dalla Commissione del Ministero dell’ambiente.
Nel corso dell’incontro pubblico sono stati riassunti tutti i passaggi salienti di valutazione di impatto ambientale del progetto per mantenere alto il livello della corretta informazione e permettere a tutti i cittadini intervenuti la possibilità di formarsi un’opinione propria supportata da fatti reali e non da notizie tratte da un’informazione non completa come spesso si è visto in questa vicenda. Nella sala è stata anche allestita una esposizione di immagini e videoriprese che mostrano il cuore della valle del Mignone in tutta la sua bellezza e fragilità.
Il dibattito pubblico che è seguito agli interventi preordinati ha coronato i lavori permettendo a tutti i presenti di manifestare la propria opinione e i propri suggerimenti in merito al tema trattato come avrebbe dovuto fare da tempo la Regione e il comune di Tarquinia nel corso della procedura amministrativa della Via.
Nei prossimi giorni l’attività del Comitato per il Diritto alla Mobilità e della sezione Etruria di Italia Nostra intensificherà la propria azione di contrasto al progetto attivando le procedure di segnalazione e di denuncia di violazione del diritto previste dalla Unione Europea.
Foto gentilmente concessa