GENOVA – Torna, nel magnifico salone del secondo piano nobile della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, la serie di concerti intitolata Antico e Moderno. Nel corso del mese di settembre si susseguiranno tre appuntamenti con programmi che alternano composizioni antiche o classiche ad altre novecentesche, accompagnate da una presentazione utile al pubblico per inquadrare storicamente i brani che verranno eseguiti.
Le tre Romanze di Schumann sono pensate dall’autore per l’oboe, sebbene nell’edizione a stampa, come d’uso all’epoca nelle opere da camera, vengano proposti anche il violino o il clarinetto. Le indicazioni di Schumann alludono a una musica non veloce e semplice, ma ciò che colpisce è l’intenso dialogo tra i due strumenti, l’oboe e il pianoforte, eleggendo a protagonista il timbro dello strumento a fiato.
La Sonata in Trio di Bach è un prezioso esempio di composizioni scritte con scopo pedagogico, essa come le altre cinque nella stessa raccolta, vuole favorire la formazione del figlio Wilhelm Friedmann allo scopo di prepararlo tecnicamente e musicalmente alla carriera virtuosistica. La complessità del materiale musicale è in realtà celata dalla bellezza e dalla grazia dell’invenzione musicale. Il Divertimento in mi bemolle maggiore è l’unica composizione scritta dal genio salisburghese per trio d’archi. È uno dei più affascinanti ed espressivi capolavori di musica da camera dell’intera storia della musica. Composto nella forma del Divertimento, alternando due Allegri con due movimenti di danza, due movimenti lenti di cui uno con variazioni, si apre con una frase all’unisono suonata dai tre strumenti che subito si consegna all’ormai completa abilità contrappuntistica dell’autore maturo sviluppando arditi cambi di tonalità, sorprese ritmiche e delicatezze assolute. Presentato per la prima volta al Festival di Salisburgo del 1926, il Trio di Paul Hindemith è un esempio dello stile personalissimo del compositore tedesco, perennemente alla ricerca dell’equilibrio fra la tradizione formale classica, se non antica, e l’apertura alla politonalità, alla ricchezza di invenzione ritmica desunta dalle tradizioni di altri continenti da poco tempo al servizio di tanta musica composta nel primo Novecento.
Nel programma di violino e pianoforte spiccano le due composizioni di Prokof’ev e Messiaen; la prima deriva dalla versione originale per voce e pianoforte ed è stata suggerita dal violinista polacco Pavel Kochanski, insegnante della Juilliard School a New York alla ricerca di nuova musica per violino, la seconda composta e dedicata da Messiaen alla prima moglie violinista, tragicamente scomparsa. L’arte del compositore di Avignone emerge in tutta la sua maestria caratterizzata dall’abilità nell’uso numerologico della metrica e dal susseguirsi delle variazioni proporzionale alla accelerazione dei tempi e della velocità d’esecuzione.
Ingresso gratuito per i possessori di un biglietto ridotto (3,00 €) della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola fino a esaurimento posti.
Programma:
Mercoledì 12 settembre 2018, ore 17.30
Guido Ghetti – oboe
Amedeo Salvato – pianoforte
Robert Schumann
Romanzen op. 94
Ernst Krenek
Vier Stücke für Oboe und Klavier
Johann Sebastian Bach
Triosonate in mi bemolle maggiore n. 1 BWV 525
Benjamin Britten
Temporal Variations for oboe and piano.
Mercoledì 19 settembre 2018, ore 17.30
Pier Domenico Sommati – violino
Giuseppe Francese – viola
Giulio Glavina – violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart
Divertimento in mi bemolle maggiore per archi K 563 Gran Trio
Paul Hindemith
Trio per archi n. 1 op. 24.
Mercoledì 26 settembre 2018, ore 17.30
Pier Domenico Sommati – violino
Guido Bottaro – pianoforte
Johann Sebastian Bach
Sonata n. 3 per violino solo in do maggiore BWV 1005
Franz Schubert
Rondo in di minore per pianoforte e violino D 895
Sergej Prokof’ev
5 Mélodies op. 35
Olivier Messiaen
Thème et variations per violino e pianoforte.