TERNI – Sabato 9 giugno abbiamo intervistato il Dott. Andrea Agnetti, Scienziato Sociale e Antropologo Culturale, per comprendere le teorie antropologiche elaborate e dimostrate presenti all’interno del suo volume “Terni Celtica e La Stirpe del Drago”.
Un trattato di antropologia culturale ed etnologia che ha l’obiettivo di esplorare nei meandri della proto-storia alla scoperta delle origini Celtiche di Terni. In questo volume vengono sviluppate, con il metodo scientifico, 26 Teorie antropologiche e archeologiche per ricostruire un grande mosaico culturale Celtico andato in frantumi nel corso dei millenni.
Ci sono punti in comune tra Protocelti, Umbri Italici, la Cultura Protovillanoviana, la Cultura Villanoviana, la Cultura Campi di Urne e Terni? Perché nella Necropoli di Terni, i cui reperti sono datati XII sec. a.C. – X sec. a.C., sono state ritrovate fibule con svastiche, a spirali, a serpentina e con simboli croci a quattro?
Plinio il Vecchio scrisse nella sua opera Naturalis Historia che “la popolazione Umbra era ritenuta la più antica d’Italia e tali genti vennero chiamati Ombrici dai greci, perché sopravvissuti alle piogge quando la terra fu inondata”. Lo stesso Agnetti informa che i greci chiamavano questa popolazione anche Ombrikoi ed effettua la seguente analisi: Ombroi (“Temporale”) Koi, sta per Keltoi (“Celti”). Quali furono i movimenti migratori effettuati dagli Umbri?
In una videointervista il Dott. Agnetti argomenta i suoi studi partendo dalla scoperta della grande Necropoli di Terni.
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Foto e video di Manola Solfanelli
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