ROMA – Dopo un ricco 2017, che ha visto Patti Smith impegnata su più fronti nel nostro Paese, con eventi e manifestazioni a dimostrazione della stima ed il riconoscimento che l’Italia da sempre nutre nei confronti di questa straordinaria artista, l’artista omaggia la capitale con un concerto-evento dando il via alla stagione estiva con una performance in cui sarà accompagnata sul palco dalla sua band. L’evento musicale si svolgerà domenica 10 giugno, alle ore 21.00, presso la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica.
Ripercorrendo in breve l’anno appena trascorso, Patti Smith ha ricevuto la laurea ad honorem in Lettere classiche e moderne presso l’Università degli Studi di Parma, ha tenuto la sua personale mostra fotografica “Higher Learning” (sempre a Parma), un tour dal titolo “Grateful” con il quale l’artista ha espresso il suo affetto nei confronti dell’Italia e, in ultimo, una serie di speciali eventi a dicembre che hanno visto la sacerdotessa del rock esibirsi in una serie di speciali concerti-reading, accompagnata sul palco dalla figlia Jesse, oltre al prestigioso Concerto di Natale a Città del Vaticano.
Vera icona del rock vivente, la “sacerdotessa” del rock, nella sua carriera di oltre quaranta anni ha attraversato il punk diventandone l’icona, analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura,
lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione. Amata, discussa, influente ed idealista, Patti Smith è un vero e proprio mito del rock per tutte le generazioni e, senza dubbio alcuno, tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa.
Cantante, cantautrice e poetessa, Patricia Lee Smith, in arte Patti Smith, è nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, Illinois. Nel 1950 si trasferisce con la famiglia a Philadelphia e poi nel New Jersey. La maggiore di quattro figli, Patti Smith è sempre stata una bambina alta, allampanata, malaticcia, con un occhio sinistro pigro. Comportamenti timidi che mai avrebbero fatto pensare che Patti avrebbe potuto trasformarsi nella rockstar innovativa che sarebbe poi diventata. Tuttavia, Patti racconta di aver sempre saputo di essere destinata alla grandezza. “Quando ero una ragazzina, ho sempre saputo che avevo qualcosa di speciale dentro di me. Voglio dire, non ero attraente, non ero molto comunicativa, non ero molto intelligente, almeno a scuola. Non ero nulla di tutto ciò, e non ho mai dimostrato al mondo che ero qualcosa di speciale, ma ho avuto questa enorme speranza per tutto il tempo ed è questo lo spirito che mi mantenuto forte…ero una bambina felice perché avevo la sensazione che sarei andata oltre il mio corpo fisico..” dichiara Patti Smith.
Erano gli anni ’60 quando la giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferisce nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalla chiacchierata relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe fino alle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, senza tralasciare il contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”, uno dei migliori album della storia del rock. Patti Smith si è conquistata di diritto un posto nell’olimpo delle leggende del rock.
Senza dubbio tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione, da Michael Stipe (R.E.M.) a Morrissey e Johnny Marr (The Smiths), da Madonna agli U2 a molti altri.
Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (scritta insieme a Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica e dell’immaginario collettivo.
Foto gentilmente concessa