VITERBO – Il Polo si configura come laboratorio permanente di ricerca, progettazione, innovazione e interfaccia con i soggetti del territorio locale, e non solo, che a vario titolo si occupano di istruzione e di formazione. Oltre all’Università della Tuscia, sono coinvolti i dirigenti degli Ambiti Scolastici Provinciali, il Centro Provinciale Istruzione per Adulti di Viterbo e l’Ufficio Scolastico Regionale, Ambito di Viterbo. Oggi la riunione del nucleo promotore alla presenza dei professori Alessandro Ruggieri e Anna Maria Fausto, rispettivamente rettore e pro-rettore di Unitus, del prof Felice Grandinetti, delegato del Rettore ai rapporti con le scuole e coordinatore del Labform di Unitus, del dott. Daniele Peroni, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, delle professoresse Francesca Sciamanna, responsabile del Centro Provinciale Istruzione Adulti di Viterbo, Maria Patrizia Gaddi, dirigente del “Paolo Savi” e referente di “Ambito 28”, Maria Rita Salvi dirigente dell’Istituto “Carlo Albero Dalla Chiesa” di Montefiascone e responsabile di “Ambito 27” e della dottoressa Patrizia Sibi, referente del Labform di Unitus. Lo scopo principale dell’iniziativa, unica del genere nel Lazio, è quello di implementare la costituzione di una governance territoriale dell’offerta formativa, a partire dal nucleo già costituito del Labform-Unitus; condividere principi e significati della Cultura delle Competenze per il XXI secolo; individuare i bisogni formativi dei docenti/formatori che operano a tutti i livelli dell’istruzione, della formazione continua e permanente e in tutti gli ambiti di istruzione e formazione; mettere a valore le conoscenze/competenze specifiche, in tema di formazione, di ogni soggetto partner e co-progettare e sperimentare approcci e format innovativi ed efficaci, a partire dai bisogni reali, per la formazione iniziale e continua di insegnanti, docenti e formatori.
“Formazione degli insegnanti ma non solo: soprattutto il rapporto tra Università e Scuole – ha sottolineato Grandinetti – per questo il protocollo firmato stamattina rappresenta un importante punto di partenza e diventerà un sicuro punto di riferimento per le altre istituzioni locali”. “Questo accordo riguarda insegnanti che si occupano di bambini e adulti – ha sottolineato Peroni – dai 3 anni in su. La forza di questo progetto sta nel riconoscimento dell’importante ruolo del docente tenendo presente l’obiettivo finale che è il bene dei nostri studenti”. “Sono già centinaia gli insegnanti coinvolti – ha detto la Gaddi – L’Università ci offre ad esempio un percorso nell’ambito linguistico, un altro sull’alternanza scuola-lavoro e sulla scuola dell’infanzia”. “Per i centri di istruzione per gli adulti – ha evidenziato la Sciamanna, il protocollo con Unitus rappresenta una grande opportunità soprattutto con il centro di ricerca sviluppo e sperimentazione. Noi ci rivolgiamo a persone che non hanno alcun tipo di istruzione, agli stranieri presenti sul nostro territorio e ai detenuti”. “Una delle prime cose – ha specificato la Salvi – sarà coordinare i bisogni formativi delle scuole”. “Il polo per la formazione dei formatori – ha evidenziato la Sibi – ha una forte capacità attrattiva per tutti i soggetti del territorio che si occupano di formazione”. Sia il Rettore Ruggieri che la pro-Rettrice Fausto hanno sottolineato gli ottimi rapporti tra Università e Scuola. La sinergia tra queste due realtà è fondamentale per lo sviluppo del territorio e per la formazione.