VITERBO – Con una trentina di studenti provenienti dai diversi Dipartimenti dell’Università della Tuscia, il laboratorio di Fotografia ideato e proposto dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo, giunto alla sua quarta edizione, raccoglie gli interessi e la passione interdisciplinare di tutti gli studenti viterbesi. Intorno all’immagine digitale convergono competenze indispensabili nel presente digitale e cosi gli studenti dell’intero Ateneo hanno accolto con soddisfazione la possibilità di apprendere criticamente l’uso dell’alfabeto visivo, scoprendo insieme tecnica e cultura che consente di guardare, rappresentare e comunicare il mondo che ci circonda. Il corso strutturato per una formazione di base sulla produzione, gestione e postproduzione dell’immagine fotografica come ogni anno, accoglie l’esperienza di fotografi prestigiosi italiani che interpretano la cultura visiva italiana contemporanea. Il laboratorio, curato dal prof. Giovanni Fiorentino in una modalità di lavoro laboratoriale che mette insieme necessariamente teoria e pratica, vede protagonisti un gruppo di studenti tutor – Roberto Guidi, Valeria del Frate, Miriam Noto e Luca Lucchetti – provenienti dai corsi magistrali. Il prossimo appuntamento del Laboratorio, aperto a tutti gli appassionati di fotografia e all’intera cittadinanza, è previsto per martedì 8 maggio, alle ore 17.00, nell’aula 12 di Santa Maria in Gradi. Ospite d’eccezione la fotografia d’autore con la presenza di Alessandro Imbriaco, la cui mostra Corpi di reato. Un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea, è ospitata nel mese di maggio dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.
Chi è Alessandro Imbriaco
Alessandro Imbriaco, 1980 (www.alessandroimbriaco.com), ha lavorato sul paesaggio urbano e sulla città. I suoi progetti sono stati premiati con il Canon Award for Young Photographers, il World Press Photo (Conteporary Issues 2nd prize stories), il premio Amilcare Ponchielli. Il suo libro Il giardino è stato pubblicato nel 2012 in Francia, Inghilterra, Germania, Spagna e Italia. Le sue fotografie sono nella collezione del MAXXI – Museo per le Arti del XXI secolo, del FOAM – Photography Muesum Amsterdam e dell’Archivio della Biennale di Venezia.
Nella foto gentilmente concessa: veduta di Corleone, 2012.