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    Narni, al via la 17^ edizione del Festival “Alchimie e linguaggi di Donne”

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    NARNI (TR) – E’ iniziata la 17^ edizione del Festival di letteratura e saggistica “Alchimie e linguaggi di Donne” con il sostegno e il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Narni. L’evento durerà fino al 22 settembre con sezioni di lavoro mattutine e pomeridiane alla Sala ex Refettorio di Piazza dei Priori, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,30. Di seguito il comunicato degli organizzatori:

    Il Festival, ideato dalla filosofa Esther Basile dell’Istituto Italiano Studi Filosofici di Napoli, curato da Roberta Isidori e Maria Rosaria Rubulotta, direttrice artistica, con le sue pregevoli mostre fotografiche, ha ricevuto per la sua valenza due Medaglie al Merito del Presidente Giorgio Napolitano durante il suo mandato. Al festival ci saranno  le registe Grazia Morace, che è umbra, e Silvia De Gennaro che invece è di Roma ed è vincitrice del Premio Iguana dedicato ad Ortese al Castello di Prata Sannita 2024, con il video di Liliana Carabellese dalla Puglia esperta di cortometraggi sui Viaggi. Egida del famoso Istituto Italiano per gli Studi Filosofici  e del Parlamento Europeo, collaborazione costante del Comune di Narni e della Regione Umbria.

    Fra gli artisti e architetti  e archeologi presenti Guido Bonacci e Carla Tulli. Fra le scrittrici  presenti Barbara Alberti e fra gli scrittori noti del Novecento  il Poeta Elio Pecora con una conversazione sulla Yourcenar. Fra le saggiste la Sen. Vittoria Franco e la giornalista di fama Giuliana Sgrena. Maria Iannotti esperta di Biblioteche già Direttrice della Biblioteca di Napoli, per ricordare alcune necessarie tematiche. Presente la giornalista di Noi donne Tiziana Bartolini e la giornalista Mary Attento.

    Fra le protagoniste della letteratura e della saggistica sono presenti; Adriana Assini, Cristiana Buccarelli, Rosalia Catapano, Loredana Cornero, Titti Follieri, Nunzia Frezza, Antonella Garofalo, Sara Guardascione, Luisa Festa, Maria Ester Mastrogiovanni,  Gioconda Marinelli, Clara Schiavoni, Maria Lamberti, Daniela Matronola,  Giorgia Rubera, Annella Prisco, Grazia Pulvirenti, Chiara Tortorelli, Luciana Petrocelli,  Cristina Fayad, Maria Teresa Gallo, Tamara Mykhaylyak,  Maria Antonietta Selvaggio,  Silvana Leali dalla Sicilia, Beatrice Tassara dalla Liguria. Le poetesse e poeti  Marta Maria Camporeale, Brigidina Gentile, Maria Cristina Orga da Napoli, Dalila Hiaoui dal Marocco,  Dorinda Di Prossimo da Recanati, da Napoli  Angela Schiavone e Rita Felerico, Antonella Garofalo da Pisa,  Mila Mihajlovic dalla Serbia il poeta Elio Pecora sempre presente con un discorso sulla Yourcenar. Nel pomeriggio di sabato 21 settembre è previsto un Tavolo importante su Saperi e Diritti nell’Area del Mediterraneo con presenze anche della Rete Espansioni di Trieste con Ester Pacor, Annella Prisco da Napoli, Maria Ester Mastrogiovanni da Firenze e Rita Felerico ed Esther Basile, Vittoria Franco, Giuliana Sgrena.

    Gli ospiti musicisti di fama internazionale: il M. Sax Nicola Rando e Mezzosoprano Daniela Innamorati la sera del sabato alle ore 21,15 presso l’Auditorium M. Bortolotti. Esther Basile: “Oggi aver Ideato un Festival di questa valenza significa prima di tutto analizzare la contemporaneità e fare riferimento alle scrittrici e alle Filosofe del Novecento come Simone Weil o ad Hanna Arendt o Maria Zambrano solo per fare qualche esempio. La teoria filosofica e politica di Hannah Arendt permane nel dibattito intellettuale contemporaneo, in quanto sempre capace di fornire chiavi interpretative della sfera politica e sociale attuale. L’interesse per le tematiche politiche è la stretta conseguenza della sua vita e della sua esperienza di ebrea, esiliata, pensatrice, in un cosmo intellettuale maschile, in tempi bui, in cui ogni individuo ha smarrito la propria analitica capacità. Tale inclinazione alla comprensione rende il suo pensiero di estrema attualità in quanto anche oggi è necessario interrogarsi sul mondo e sulle sue dinamiche politiche e sociali al fine di garantire la coesistenza di tutti gli individui nella sfera pubblica. Tra le varie interpretazioni della teoria arendtiana risalta quella attuata dal pensiero di genere, che vede nella sua filosofia politica una base teorica per la rivendicazione dei diritti femminili.

    Tutte le Filosofe che ho nominato si interrogano sui termini donna, identità, esperienza,  portando ad un cambiamento nell’approccio di un  pensiero parallelo. Le rappresentanti del pensiero di genere si chiedono: «Dove sono collocate le donne nella sua teoria politica? Qual è il loro ruolo, la loro responsabilità e quale valore è dato alle proprie uniche qualità, sfere, attività o punti di vista?»  Per non tradire il suo pensiero è necessario fare una distinzione tra le interpretazioni della Arendt nel pensiero femminile: se si cerca nel suo pensiero la questione femminista o se si applica la questione arendtiana al femminismo. Le scrittrici come Dacia Maraini e le altre amiche che si sono succedute al Festival come anche le Archiviste e la Società delle Letterate e Filosofe hanno contribuito ad arricchire la nostra valutazione del presente, comunicandoci il nostro essere al mondo”.