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    Celebrata la Festa del Cristo Risorto a Civitavecchia

    2:17 pm
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    CIVITAVECCHIA – La Domenica della Divina Misericordia ha unito fedeli e cittadini nella celebrazione della Festa del Cristo Risorto. Ieri pomeriggio è stata celebrata la messa da S.E. Mons. Fabio Fabene, Sottosegretario del Sinodo dei Vescovi in Vaticano, nella prestigiosa cornice della Cattedrale. Tra i numerosi presenti, la Confraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte organizzatrice della processione del Cristo Risorto, l’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, l’Arciconfraternita del Gonfalone, la Confraternita Maria SS. Addolorata, il gruppo di preghiera di Padre Pio, i Portatori della statua della nostra Patrona Santa Fermina, i giovani scout, il Consigliere comunale Claudio Barbani in rappresentanza dell’Amministrazione, autorità civili e religiose.

    Mons. Fabio Fabene, foto di Manola Solfanelli

    Una Chiesa gremita di persone ha accolto l’omelia di Mons. Fabene, il quale ha esortato al dialogo tra i giovani e gli anziani, in un’ottica di trasmissione dei valori Cristiani, per creare quell’unione che è alla base di una chiesa viva e longeva. La Celebrazione Eucaristica è stata animata dalla “Filarmonica” di Civitavecchia diretta dal M° Riccardo Schioppa.

    Dopo pochi minuti dalla fine della messa, una moltitudine di persone si è disposta in modo composto per formare la processione che, dal sagrato della Cattedrale, raggiungeva la Chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte. Durante il percorso, a tratti, echeggiavano grida di giubilo “Evviva Cristo Risorto!” e, in contemporanea, alcuni fanciulli gettavano in terra petali colorati che precedevano il passaggio dell’antica statua settecentesca del Cristo Risorto.

    Momento clou: la tappa davanti al civico 23 di via Granari, dove il parroco Mons. Cono Firringa ed il Cav. Giacomo Catenacci Priore della Confraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte hanno rivolto ringraziamenti ai presenti e a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione della processione. Proprio in questo luogo, dove un tempo vi era l’antica locanda Poli, aleggia una leggenda che vede come protagonista un pellegrino che, stanco del suo viaggio, fece una sosta per trovare ristoro. Il proprietario dell’attività non vide più scendere quel pellegrino e, dopo tre giorni, aprì la porta della stanza. Con grande meraviglia vide la camera in ordine e trovò la statua lignea del Cristo Risorto. Quell’uomo fece perdere ogni traccia di sé, fu un’inspiegabile scomparsa accompagnata da un prezioso ritrovamento.

    A seguire, la processione ha fatto ritorno alla Chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte dove l’antica statua è stata accolta da manifestazioni di gioia.