ROMA – Anche durante le festività Pasquali gli uomini e le donne dell’Esercito sono a lavoro su tutto il territorio italiano nelle piazze delle maggiori città italiane. In 7mila sono impegnati costantemente all’interno dei confini nazionali nel presidiare il territorio e le principale aree metropolitane con l’operazione “Strade Sicure”, in concorso alle forze dell’ordine; circa 4mila sono schierati all’estero, nell’ambito di missioni internazionali a guida NATO, ONU o Unione europea, con compiti di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione delle aree più martoriate del mondo, sino all’addestramento delle forze di sicurezza locali, vale a dire quella gamma di attività nota come Security Force Assistance (SFA).
L’Esercito, con 4000 soldati, continua anche in questi giorni il suo impegno in 15 Paesi esteri, per contribuire alla sicurezza. Fuori dai confini nazionali, sono il Libano, l’Afghanistan e l’Iraq, i teatri operativi dove è più consistente la presenza dei militari italiani, ma non meno importante è la presenza in Somalia e Mali, dove i nostri soldati addestrano le forze di sicurezza locali, e il Kosovo dove, peraltro, l’Italia dal 2013 detiene la leadership della missione Nato-Kfor.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, incontrando oggi gli uomini e le donne che concorrono a garantire la sicurezza a Venezia, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, ha voluto esprimere gratitudine a tutto il personale dell’Esercito: “Il vostro continuo impegno e la vostra presenza nei punti sensibili del territorio nazionale contribuiscono a rafforzare la sicurezza per tutti i nostri concittadini. Per questo, ringrazio voi e le vostre famiglie per l’insostituibile sostegno morale e materiale che dimostrano condividendo le scelte, talvolta impegnative e difficili, oggi più che in altri giorni dovendo rinunciare a trascorrere la Pasqua con i propri congiunti”.
Dal 1° gennaio 2018 a oggi, l’Esercito ha consentito l’identificazione di circa 57.000 persone, 170 delle quali poste in stato di fermo, oltre 200 denunciate, 13.840 veicoli controllati, con 14 sequestri di armi e 152 di veicoli. Cospicuo il sequestro di sostanze stupefacenti e oggetti contraffatti. Un impegno dinamico e a 360 gradi quello dell’Esercito, che evidenzia una spiccata valenza duale, nell’ottica di dotare lo Strumento Militare Terrestre sia di avanzate capacità di combattimento delle unità sul terreno, sia di poter intervenire tempestivamente, in Patria o all’estero, in situazioni di emergenza o di pubblica utilità: tra queste, solo lo scorso anno, circa 3000 bonifiche di ordigni esplosivi e residuati bellici e 14 campagne antincendio effettuate con velivoli dell’Aviazione dell’Esercito.
Nella foto gentilmente concessa: monitoraggio della blu line da parte di una pattuglia dell’Esercito nella missione Unifil in Libano.