VERONA – Giovedì 30 novembre, alle ore 18, la libreria Feltrinelli di via Quattro Spade ospiterà la presentazione del libro Gran Teatro Italia, edito da Garzanti. L’autore, Alberto Mattioli, accompagnerà il pubblico in un originale itinerario fatto di vicende umane e sociali, di mode, vizi e virtù. E disegnerà il ritratto di un Paese che più di ogni altro ha fatto coincidere arte e vita e che nel teatro d’opera riesce ancora a riconoscersi e a sentirsi unito. Assieme a lui, a condurre l’evento, la Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona Cecilia Gasdia.
I teatri in generale, e quelli d’opera in particolare, esistono in tutto il mondo. Eppure, soltanto in Italia sono qualcosa di più di un semplice luogo di spettacolo. Se in passato tra palchi e gallerie si indugiava per farsi notare, e nei ridotti si discuteva di politica e si giocava d’azzardo, ancora oggi i teatri si confermano il fulcro della vita civile e culturale – oltre che musicale – di ogni città. Proprio per questo, suggerisce Alberto Mattioli, offrono la prospettiva migliore per osservare e cercare di comprendere l’Italia. In un ideale gran tour attraversiamo lo Stivale in tutta la sua lunghezza: dal Regio di Torino al Massimo di Palermo, dai velluti rossi della Scala di Milano alle pietre dell’Arena di Verona, dai palchi dei minuscoli teatri storici marchigiani alle ampie sale del San Carlo di Napoli, per scoprire come le storie si mescolano alle leggende per fondare miti, ma anche come cambiano i gusti e le abitudini del pubblico, che ruolo i loggioni hanno avuto in celebri debutti e in fiaschi clamorosi, quali grandi viaggiatori stranieri hanno amato i palcoscenici nostrani.
Alberto Mattioli, giornalista professionista, scrive per «La Stampa», «Il Foglio», «Il Secolo XIX» e «Amadeus». Esperto di teatro musicale, ha scritto saggi o tenuto conferenze per molti teatri e festival italiani e internazionali. È Dramaturg del Festival Donizetti di Bergamo e ha scritto quattro libretti d’opera. Con Garzanti ha pubblicato Meno grigi più Verdi, Il gattolico praticante, Pazzo per l’opera, Un italiano a Parigi e, con Marco Ubezio, Elisabetta. La Regina infinita.
Cecilia Gasdia, debutta come soprano con I Capuleti e Montecchi di Bellini a Firenze. Poco dopo raggiunge fama internazionale subentrando a Montserrat Caballé in Anna Bolena di Donizetti al Teatro alla Scala. In trentadue anni interpreta oltre novanta ruoli nei teatri di tutto il mondo. Prende parte a più di duemila recital di musica operistica e sacra, con pianoforte, formazioni da camera e orchestre sinfoniche. Dal 2018 è Sovrintendente e Direttrice Artistica di Fondazione Arena di Verona.