ROMA – L’Europa ha fatto realmente i conti con la sua storia coloniale? Italia e Germania, protagonisti tardivi della scramble for Africa, hanno davvero prodotto colonialismi minori? E oggi questi due Paesi come si confrontano con quel passato, in che modo agiscono sulla memoria discorsiva e visuale, partecipando alla costruzione della loro narrazione nazionale?
Il seminario in programma per venerdì 6 ottobre, alle ore 14:00, presso l’Auditorium del Goethe Institut di Roma, analizzerà i due percorsi nazionali, per evidenziare le analogie e soprattutto le differenze profonde delle strade di ricostruzione e confronto con il passato elaborate in questi anni dai due Paesi, e rifletterà in tal modo anche sui percorsi seguiti, invece, dai protagonisti maggiori dell’epoca coloniale, come Gran Bretagna e Francia.
Da questi interrogativi nasce l’idea di un seminario promosso dal Dipartimento di Scienze politiche della Sapienza Università di Roma, dal Goethe-Institut di Roma, dall’Istituto Storico Germanico di Roma, dall’Unità di ricerca Decolonizing Italian Visual and Material Culture della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte, che attraverserà la storiografia e il discorso pubblico sviluppati negli ultimi anni nei due Paesi, riflettendo in particolare su alcuni elementi specifici di questo percorso memoriale: i musei, gli scavi archeologici, la sopravvivenza e la rimozione dei monumenti, la toponomastica delle città, il problema della restituzione dei beni, ecc., mettendo in tal senso a confronto studiosi italiani e tedeschi.
Il Convegno proseguirà sabato 7 ottobre 2023, alle ore 9, presso il Dipartimento di Scienze politiche della Sapienza Università di Roma. Una esposizione di mappe coloniali curata da Edoardo Boria, del Dipartimento di Scienze politiche, e dai suoi studenti, sarà inaugurata nei giorni del seminario, presso il Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza.
Per maggiori informazioni sul programma: https://www.goethe.de/ins/it/it/ver/flm/mem.html
