PADOVA – Dopo tre edizioni di partecipazione in remoto, si terrà a Padova, e per la prima volta in Italia, l’XI edizione dell’European Lunar Symposium, organizzato quest’anno dal Centro di Ateneo di Studi e Attività Spaziali “G. Colombo” dell’Università di Padova. Tutte le più grandi agenzie spaziali del pianeta, per la prima volta insieme, si confronteranno con il mondo accademico della ricerca scientifica e con quello dell’industria. A lato del congresso anche una serata per il pubblico, la presentazione di un astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e una tavola rotonda dedicata al tema, con i rappresentanti delle Agenzie di Stati Uniti, Europa e Italia.
Il Simposio si terrà sotto l’egida dei nodi europei del Solar System Exploration Research Virtual Institute (SSERVI) della NASA ed è patrocinato dall’Agenzia Spaziale Italiana, l’Università degli Studi di Padova, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e varie società scientifiche, tra cui la Società Geologica Italiana e la Società Italiana di Scienze Planetarie.
Dal 27 al 29 giugno più di 200 scienziati, ingegneri ed esperti di missioni planetarie, impegnati nell’organizzazione della futura esplorazione robotica e umana della Luna, si riuniranno presso il Polo Multifunzionale di Psicologia e il Palazzo della Salute (28 giugno) per discutere i dati scientifici raccolti con i satelliti orbitanti e i rover.
«Durante la conferenza sarà data particolare enfasi alla scienza e alla tecnologia delle future missioni esplorative, all’utilizzo delle risorse in situ e alla presentazione dei risultati degli studi di missione preparatori alla futura esplorazione umana sulla superficie lunare» dichiara Riccardo Pozzobon, ricercatore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova e a capo del comitato Scientifico dell’European Lunar Symposium.
Rappresentanti di Agenzie Spaziali provenienti da tutto il mondo esporranno i loro programmi di esplorazione lunare e il loro eventuale contributo al progetto Artemis (www.nasa.gov/specials/artemis) che vedrà il ritorno dell’uomo nonché la prima donna sulla Luna entro il 2026, con l’obiettivo di stabilire delle basi permanenti sul nostro satellite. E, considerato che la space economy è sempre più contraddistinta da un’alleanza tra pubblico e privato, al simposio parteciperanno anche i rappresentanti di alcune delle principali società impegnate in questa nuova corsa all’esplorazione lunare.
La sera del 28 giugno è previsto inoltre un evento pubblico dal titolo Next Footprints on the Moon in cui l’astronauta Matthias Maurer, dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) illustrerà la sua esperienza nella stazione spaziale internazionale nonché i corsi e le strutture ESA dedicate alla preparazione della futura esplorazione umana della Luna. Seguirà una tavola rotonda in cui interverranno rappresentanti delle Agenzie Spaziali ASI, ESA e NASA che racconteranno al pubblico le sfide e le prospettive dell’esplorazione umana del sistema solare.
Matteo Massironi, professore del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova e responsabile scientifico del corso ESA-PANGEA che dal 2016 ha preparato astronauti ESA, NASA e ROSCOSMOS all’attività geologica sul campo ricorda: «Matthias Maurer è stato uno dei primi astronauti ESA a essere istruiti all’esplorazione geologica sul terreno. Precedentemente a questo incarico ha gestito il progetto di sviluppo della nuova struttura di simulazione lunare dell’ESA, nota come Luna. Si tratta dunque di una persona speciale, forse una delle più indicate per raccontare le future prospettive dell’esplorazione umana sulla Luna».
Per chi volesse partecipare in presenza all’evento Next Footprints on the Moon, le iscrizioni sono aperte nel seguente link: www.unipd.it/news/european-lunar-symposium.
Per chi non riuscisse a iscriversi, o volesse comunque seguire in remoto, l’evento sarà disponibile in streaming al seguente link: https://youtube.com/live/OWoI8R1QauM?feature=share.