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    La Quinta di Mahler inaugurerà la stagione sinfonica 2023 del Teatro Filarmonico di Verona

    5:37 am
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    VERONA – Grandioso e impegnativo cimento per ogni orchestra, la Quinta è stata eseguita così di rado a Verona da trasformare ogni sua presenza in un vero e proprio evento musicale e culturale. Il cinema le ha già dichiarato amore sin dal celeberrimo Morte a Venezia di Luchino Visconti, mentre in questi giorni lo stesso capolavoro è al centro del nuovo film con la stella Cate Blanchett, miglior attrice a Venezia nei panni della direttrice Tár.

    «Una sinfonia deve essere come il mondo: deve contenere tutto», scrisse Gustav Mahler (1860-1911) per spiegare stile e aspirazioni del suo comporre. Se come direttore d’orchestra fu il primo grande divo della bacchetta del ‘900 (unico vero rivale del coetaneo Toscanini a New York), come compositore Mahler non fu altrettanto apprezzato, almeno non nel periodo del suo massimo fulgore a Vienna come plenipotenziario dell’Opera, che lui trasformò in tempio “wagneriano” di ascolto e teatro musicale, attento a qualità e innovazione. Nelle estati 1901 e 1902 (periodo cruciale in cui conobbe e sposò Alma Schindler) nacque la Quinta Sinfonia, primo capolavoro di una nuova fase matura, di impronta esclusivamente sinfonica dopo quattro opere pervase dal ricorso alla voce umana solistica o corale e ricche di riferimenti alla produzione liederistica precedente.

    La Quinta, che inizia in tonalità di do diesis minore, esplora le forme della tradizione e le cambia dall’interno: i cinque movimenti sono divisi in tre parti e sembrano tracciare un viaggio tipicamente per aspera ad astra, da una iniziale marcia funebre ad una fine trionfale, ma con tutte le caratteristiche del linguaggio mahleriano. Infatti i primi due tempi giustappongono diversi episodi, tragici o concitati, e sono dominati dal tema della già citata Trauermarsch, corteo viennese da finis Austriae aperto da un famoso assolo di tromba, citazione esplicita della 100^ Sinfonia di Haydn, proposta da Fondazione Arena in questa stessa stagione. La parte centrale coincide col terzo movimento, un ampio Scherzo in cui il primo corno guida l’orchestra in uno scatenato Ländler, forma di valzer popolare che Mahler utilizzerà fino alle sue ultime composizioni. La terza parte si apre col celeberrimo Adagietto per arpa e archi, filo conduttore del film Morte a Venezia (1971) di Luchino Visconti e in realtà traduzione sinfonica del Lied forse più significativo fra tutti quelli del compositore (Ich bin der Welt abhanden gekommen): il motivo tornerà nel complesso Rondo-Finale, avventura che con il suo tema corale sembra portare, dopo una tormentata notte, la luce dell’alba.

    Opera densa e articolata che Mahler rimaneggiò continuamente dopo la prima esecuzione a Colonia nel 1904, la Quinta racchiude in sé la cifra personalissima dell’autore, che precorre l’espressionismo facendo tesoro del Romanticismo tedesco più acceso. Incompreso all’epoca, come egli stesso profetizzò, a partire dagli anni ’70 finalmente “il suo tempo venne” con un boom di registrazioni in disco e programmazioni in sale da concerto, divenendo colonna sonora dell’umanissima nevrosi post-moderna. A Verona la musica di Mahler, favorita di direttori massimi come Bernstein e Abbado, è stata eseguita di rado e non ancora nella sua interezza: nel caso della Quinta sinfonia si conta solo un concerto del 2006 negli annali di Fondazione Arena. L’attesa è grande, l’occasione è imperdibile: è ancora possibile acquistare biglietti, abbonamenti e i nuovi vantaggiosi mini-carnet da 3, 6 o 9 serate a Teatro al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico.

    La ricca e variegata Stagione Sinfonica 2023 si apre con questo grande cimento (per organico e virtuosismo) dell’Orchestra areniana, che sarà guidata per l’occasione da Eckehard Stier, esperto maestro di Dresda già salito sul podio delle più grandi istituzioni musicali europee, qui al suo debutto veronese. Il sipario su questo 1° concerto sinfonico si alza quindi venerdì 24 febbraio (alle 20) e replica sabato 25 febbraio (alle 17.00).

    Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare BCC di Verona e Vicenza, per il sostegno alle attività della Stagione Artistica 2023 al Teatro Filarmonico in qualità di main sponsor.

    Fra le novità del 2023, il Preludio raddoppia, offrendo un’introduzione all’ascolto prima di ogni concerto. Anche per la Stagione Sinfonica 2023 sono diverse le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Fra queste, attraverso la rassegna Ritorno a teatro (percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica), il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni infrasettimanali in cartellone al Teatro Filarmonico, con l’opportunità di partecipare ad un Preludio che avrà luogo nella prestigiosa Sala Maffeiana un’ora prima dello spettacolo, a cura della Fondazione Arena di Verona. Per il 1° concerto sinfonico è possibile prenotare la propria partecipazione sia al Preludio di venerdì 24 febbraio alle 19.00 sia a quello di sabato 25 febbraio alle 16.00. Informazioni e prenotazioni contattare Area Formazione e Promozione Scuole scuola@arenadiverona.it – tel. 0458051933.

    Foto Ennevi