VITERBO – Insieme alla mostra PPP100. Pasolini e… poesia, cinema, televisione, stampa visitabile presso il Museo dei Portici di Viterbo fino al 17 settembre 2022, approda nel capoluogo nella Tuscia dopo la tappa berlinese di luglio Io e Pasolini. Il cinema italiano ricorda PPP. Un ciclo di tre incontri – condotti da Enrico Magrelli, direttore artistico del Tuscia Film Fest – in programma nel cortile del Palazzo dei Priori di Viterbo durante i quali tre attori italiani parleranno del loro rapporto con Pier Paolo Pasolini e la sua opera e ricorderanno alcuni suoi pensieri.
Si parte venerdì 9 settembre 2022 con Stefano Fresi che racconterà la sua personale visione di Pasolini con particolare attenzione – attraverso articoli e brani selezionati per l’occasione – al suo rapporto, spesso contraddittorio, con i mezzi di comunicazione di massa (PPP e i media).
Il giorno seguente, sabato 10 settembre, sarà protagonista nel cortile del Palazzo dei Priori di Viterbo Valentina Lodovini. L’attrice si soffermerà sul mondo pasoliniano attraverso le lente dei suoi personaggi femminili e delle attrici protagoniste del suo cinema in un incontro arricchito dalla lettura di testi di Pasolini (Le donne di PPP).
Terzo e ultimo appuntamento, sabato 17 settembre, con Vinicio Marchioni. Al centro del racconto saranno i ricordi personali dell’attore, i film pasoliniani della sua vita, la lettura dei testi del regista che racconteranno al pubblico la sua idea di grande schermo (PPP e il cinema).
Tutti gli incontri di Io e Pasolini avranno inizio alle ore 21 nel cortile del Palazzo dei Priori di Viterbo e saranno a ingresso libero fino a esaurimento dei posti. In caso di maltempo si terranno nella Sala Regia del palazzo comunale.
Io e Pasolini è organizzato – nell’ambito del progetto PPP100. Pasolini e… poesia, cinema, televisione, stampa – da Tuscia Film Fest e Italian Film Festival Berlin in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Berlino, MuVi (Musei di Viterbo) e Comune di Viterbo con il supporto della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura.