LUGNANO IN TEVERINA (TR) – Riceviamo e pubblichiamo:
Un concerto evento, previsto in precedenza per il 3 aprile che per l’impennata dei casi di Covid-19 ha subito un rinvio di tre settimane e si svolgerà domenica 24 alle ore 21:15. Uno spettacolo dove musica, luci ed effetti speciali si fondono per celebrare il gruppo rock più amato del mondo e per festeggiare i dieci anni di attività al Teatro Spazio Fabbrica di Lugnano in Teverina.
A percorrere la macchina del tempo del gruppo psichedelico inglese, saranno i Cardyophone+LsD una band composta da musicisti Lugnanesi di varie generazioni, che ormai da qualche anno propone nel loro repertorio pezzi dei Pink Floyd, ma che si diverte e vive ancora emozioni forti nelle performance dedicate a Gilmour & Co.
Paolo Pezzettoni alla chitarra elettrica solista, Alessandro Dimiziani al sax tenore e soprano e vocalist, la giovanissima Cecilia Dimiziani alla chitarra elettrica, le due vocalist Daniela Tessicini e Lisa Felici.
Le emozioni saranno rese ancor più forti grazie al connubio tra luci e scenografia che Oberdan Mancini (Mister Om – artista multimediale) riuscirà a proiettare su un grande schermo che avvolgerà il palcoscenico in simbiosi con le note dei brani più celebri dei Pink.
Cinque sono gli album che hanno ispirato questo concerto della stagione teatrale di Spazio Fabbrica 2022, partendo da quello che è stato sicuramente il più famoso e forse il più bello: The Dark Side of the Moon del 1973 (che il prossimo anno compie 50 anni), quindi in ordine cronologico Wish you Were Here del 1975, The Wall del 1979, A Momentary Lapse of Reason del 1987 e per concludere con The Division Bell del 1994.
La voce fuori campo di Carlo Alvise Crispolti, collezionista e cultore del gruppo inglese, racconterà aneddoti e curiosità dei brani proposti dai Cardyophone+LsD.
Dai quasi cinquanta di The Dark Side of the Moon ai dieci del teatro Spazio Fabbrica il passo è breve: una ricorrenza importante per ricordare le tante attività realizzate da Athanor eventi in questo luogo che da e fa cultura, con sacrificio e determinazione, passione e professionalità, un patrimonio culturale reale per il piccolo borgo dell’Amerino di cui andare fieri.
Alessandro Dimiziani