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    C’era una volta la Caduta del Muro

    5:37 am
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    ROMA – Martedì 9 novembre 2021, a partire dalle ore 19, all’Auditorium del Goethe-Institut Roma si terrà un incontro con lo scrittore tedesco Thomas Brussig, autore del romanzo Eroi come noi (Helden wie wir, 1995). Modera Francesco Pietro Cristino, giornalista Tg1. Prenotazione online (clicca qui), accesso solo con Green Pass.

    Successivamente alle ore 20 si terrà la proiezione del film Helden wie wir; regia di Sebastian Peterson, D 1999/2000, 90′, V.O., sottotitoli italiano, con Daniel Borgwardt, Adrian Heidenreich, Xenia Snagowski. Il romanzo di Thomas Brussig Eroi come noi (Helden wie wir, 1995), dedicato alla caduta del muro di Berlino, è stato rivisitato in versione cinematografica dal regista Sebastian Peterson. La pellicola si contraddistingue grazie alla sua visione satirica sugli ultimi anni della DDR ed è influenzata dagli eventi e dagli umori vigenti in quel periodo.

    Klaus Uhltzscht, nato nel 1969, è un incorreggibile sognatore che percepisce il mondo solo ed esclusivamente come se lo immagina. La sua incapacità di vedere la realtà e il suo entusiasmo infantile per tutto lo trasformano nel gregario ideale dello Stato. Purtroppo, però, le circostanze politiche non lo interessano affatto, dato che i suoi moltissimi sogni e le innumerevoli aspirazioni ruotano esclusivamente intorno alla sua ex compagna di classe Yvonne, della quale è innamorato da quando aveva dieci anni. Malgrado non persegua alcun tipo di impegno politico, finisce in ogni caso per contribuire in maniera determinante alla caduta del Muro, e per questo entra a far parte della storia cinematografica tedesca in qualità di eroe della DDR.

    Scegliendo la strada della satira, che ci fa ridere non solo dell’ingenuità della Stasi, ma anche degli studenti rivoluzionari, Brussig e Peterson riescono a smascherare la DDR e i suoi meccanismi politici, senza per questo trascurare il passato. Mediante il collegamento fra il film realista e i fumetti, fra il documentario e l’invenzione pura, Sebastian Peterson fa saltare gli spettatori dal sentimentalismo all’orrore e poi al divertimento. Grazie alla sua visione squisitamente personale sulla fine della DDR, il film offre un’alternativa divertente e informativa alla storiografia ufficiale.