ROMA – “Mi piacerebbe che, oltre al programma Erasmus, fosse varato un programma nazionale per studenti tra l’Italia e l’Africa, per aiutare lo scambio delle conoscenze: l’unico strumento che può aiutare a superare le diffidenze, aiutare a trovare obiettivi comuni, vivere i problemi dell’altro Paese come fossero i propri. Questa prospettiva è stata al centro dei lavori del G20 cultura, che s’è tenuto lo scorso luglio a Roma, che ha prodotto un documento condiviso e sottoscritto da tutti i Paesi partecipanti”.
Lo ha detto il Ministro della Cultura Dario Franceschini nel corso del suo intervento al summit Ue-Africa per le piccole e medie imprese, organizzato da Confapi e da Cea-pme, la Confederazione europea delle Pmi, che ha preso il via a Roma alla Galleria Nazionale di arte moderna e contemporanea.
“Tra Europa e Africa è necessario un lavoro che, oltre i rapporti economici e la costruzione di infrastrutture, vada in profondità, alla radice, che punti alla conoscenza reciproca, agli scambi culturali, in particolare quelli tra i giovani. L’Italia da questo punto di vista riveste un ruolo fondamentale anche grazie alla sua geografia che la pone come una specie di molo naturale nel Mediterraneo. Quello stesso mare che è stato ed è, ancora, un luogo di forti tensioni, di guerre, ma in un tempo ragionevolmente breve diventerà non un luogo che divide ma un luogo che unisce l’Africa all’Europa”, ha concluso il Ministro Franceschini.