ITALIA – Intervista al Prof. Naldo Anselmi autore del saggio “Vita contadina nel dopoguerra”, edito dalla Magalini. L’autore è testimone diretto della realtà contadina nell’Italia centrale del secondo dopoguerra e argomenta aspetti relativi ad ambienti, caratteri, usanze, fatiche, svaghi delle sue genti, mettendo in risalto attività ed eventi particolarmente significativi. Nella conclusione viene affrontato l’abbandono delle campagne, che ha talora modificato addirittura il paesaggio, e la scomparsa della civiltà contadina, in connessione con l’inarrestabile succedersi delle innovazioni e dei processi emigratori (non sempre indolori) legati al boom economico. Ogni provento verrà devoluto in beneficenza.
Quali sono i temi che hai affrontato?
Quale testimone diretto, ho voluto raccontare la realtà contadina nell’Italia centrale del secondo dopoguerra, gli ambienti, i caratteri, le usanze, le fatiche, gli svaghi delle sue genti e lo scorrere delle loro attività durante le diverse stagioni. Ho quindi tratteggiato l’abbandono delle campagne, che ha talora modificato addirittura il paesaggio, e la scomparsa della civiltà contadina, in connessione con l’inarrestabile succedersi delle innovazioni e dei processi emigratori (non sempre indolori) legati al boom economico. In coda ho illustrato trenta significativi eventi od emblematiche attività che furono a fondamento di tale civiltà, in gran parte scomparsi o notevolmente trasformati o che semplicemente oggi non hanno più quel valore che la gente di campagna di allora conferiva loro.
Quale messaggio vorresti inviare alle giovani generazioni?
Ai giovani di oggi, lontani anni luce da quel mondo e presto destinati a non trovarne più alcuna testimonianza diretta, mi auguro di trasmettere i principi, il modus vivendi e lo spirito di una società e di una cultura che rappresentano le radici del nostro presente e dell’attuale nostro evolversi socio-culturale.
Ai giovani agricoltori, facendo conoscere loro le antiche strutture rurali, i vecchi paesaggi agresti, il diffuso brulichio e i grandi valori della passata vita contadina, spero di portare aiuto a meglio promuovere i loro prodotti accompagnandoli con la storia, le tradizioni, i costumi e i vecchi scenari dei loro territori.
Molte ataviche esperienze e antichi modelli spontaneamente seguiti dai nostri vecchi contadini, come il Recupero, il Riciclo, la Riduzione, il Riutilizzo, la Rotazione (le “famose” R), sono peraltro assai vicini a molte odierne riscoperte ecologiche e attuali principi di quell’economia sostenibile e ‘circolare’ di cui si sente sempre più parlare.
Dove è possibile acquistare il libro?
Il libro può essere ordinato: (1) on line, inserendo “ibs.it libri, Vita contadina nel dopoguerra, Naldo Anselmi”, procedendo attraverso “Aggiungi al carello”; (2) alla Casa Editrice Magalini, tramite l’email info@magalinieditrice.it, indicando: indirizzo, titolo del libro, autore e codice fiscale, pagando poi con bonifico all’ IBAN all’ uopo fornito. In Viterbo esso è disponibile presso la Libreria dei Salici (via Cairoli 35). Ogni provento verrà devoluto in beneficenza.