ROMA – Durante la seduta del 15 aprile delle Commissioni Riunite XI Lavoro Pubblico e Privato e XII Affari Sociali è stato approvato l’emendamento 2.31 presentato dall’On. Lisa Noja, dedicato al rafforzamento delle tutele per i genitori di bambini e ragazzi con disabilità e BES (bisogni educativi speciali). L’emendamento risponde ad una necessità segnalata qualche tempo fa dal team legale dell’Osservatorio Malattie Rare, sulla base di diverse istanze rappresentate dalle famiglie maggiormente in difficoltà; OMAR ringrazia l’On. Noja per essersi fatta portavoce di queste esigenze. L’emendamento attualmente approvato in Commissione, a seguito del successivo esame in Aula, permetterà a queste famiglie il diritto allo smart working per entrambi i genitori e – solo nel caso della disabilità grave – l’accesso al congedo garantito per uno dei due genitori, anche qualora l’altro stia lavorando in modalità agile.
Stiamo parlando dell’iter di conversione in legge del D.L. 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del Covid-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena, C. 2945 Governo.
“Siamo davvero felici che il nostro lavoro di ascolto delle difficoltà che le famiglie e le associazioni di pazienti ci hanno segnalato abbia trovato un riscontro pratico grazie all’attenzione e all’impegno delle istituzioni. In questo modo è possibile garantire una maggiore tutela ai genitori con figli in situazione di disabilità o BES, che siano o meno malati rari – ha dichiarato Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttore di Osservatorio Malattie Rare – Siamo grati all’On. Lisa Noja per l’incessante monitoraggio e l’impegno nei confronti delle persone in situazione di fragilità, con attenzione particolare al ruolo delle madri caregiver, estremamente provate dalla estenuante situazione legata al Covid-19”.
“Con questo emendamento – ha sottolineato Lisa Noja, capogruppo di Italia Viva in Commissione Affari Sociali alla Camera – diamo un’attenzione in più alle migliaia di genitori di figli con disabilità o disturbi DSA o bisogni educativi speciali di ogni età in caso di quarantena, sospensione didattica o chiusura dei centri diurni. La modifica accolta in Commissione, in attesa dell’esame finale dell’Aula, estende la possibilità di accedere allo smart working non solo a uno, ma a entrambi i genitori e consente anche, se uno ricorre al lavoro agile, che il secondo genitore possa comunque ottenere il congedo parentale, nel caso di figli con disabilità grave, senza limiti di età”.
“Si tratta – ha concluso Noja – di un piccolo, ma doveroso segno di attenzione verso le famiglie con figli con disabilità, che in questi mesi hanno sofferto molto e che è necessario sostenere, non solo come, ma più delle altre, se vogliamo davvero dare senso a quel principio di uguaglianza sostanziale che ispira la nostra Costituzione”.