FIRENZE – Venerdì 27 novembre sarà on line il documentario di Cesare Baccheschi. Le quattro azioni realizzate per il progetto Respirarea, che Teatro Studio Krypton ha prodotto in ottobre con il contributo di Città Metropolitana di Firenze, e con la rassegna Open City 20 winter del comune di Scandicci, si sono svolte autonomamente e Gioia Di Biagio, Marina Arienzale, Anna Capolupo e Albien Alushaj hanno lavorato indipendentemente sul territorio prescelto come spazio d’indagine.
Questa vocazione corale è stata poi interpretata con profonda sensibilità da Cesare Baccheschi, giornalista e documentarista chiamato da Krypton a fare un documentario sui processi e gli esiti dei quattro lavori. Il risultato è un documento video intenso e incalzante in cui si intrecciano le quattro vicende, gli spazi privati, il tempo della ricerca e del tentativo che si trovano dietro le quinte di ogni opera. Baccheschi ha accompagnato Albien, Anna, Gioia e Marina nei loro percorsi, nella preparazione, nel lavoro nascosto, fino alla presentazione al pubblico dei risultati. Le quattro azioni si sono svolte in altrettanti comuni dell’area metropolitana, che più e meglio dei grandi centri urbani riflettono la dimensione della vita sociale nello spazio pubblico: Fiesole, Sesto Fiorentino, Scandicci e Impruneta.
Dove i Turisti non vanno. Lunghezza: 41:53 minuti. Scritto, montato e filmato da: Cesare Baccheschi. Anno di produzione: 2020. Luoghi: Sesto Fiorentino, Fiesole, Scandicci, Impruneta. Prodotto da: Teatro Studio Krypton. Formato: 21:9 – 4096×1714 – 25fps
Fiesole, Piazza Mino e altri luoghi 21 ottobre, Albien Alushaj APPARIZIONI – azioni di gioco e pittura nello spazio pubblico. La prima Apparizione riattiva il gioco della ruota, un gioco dei nostri nonni, o dei bambini di oggi in altre parti del mondo. Così l’artista omaggia la generazione più colpita dalla pandemia e promuove il dialogo intergenerazionale. La seconda Apparizione è un live painting in Piazza Mino dove l’artista realizza un’interpretazione del monumento a Vittorio Emanuele II e Garibaldi. La terza Apparizione gioca sulla rappresentazione di Firenze da un punto panoramico, invece della tela ci sarà un plexiglass come quelli oggi presenti nei negozi e nel risultato emerge una critica allo sfruttamento dei luoghi, all’assenza di riflessioni sull’ambiente.
Sesto Fiorentino, Biblioteca Ernesto Ragionieri 21 ottobre Anna Capolupo ALBI-UNG-OCE TIS – installazione e reading. L’artista ha deciso di raccogliere gli scarti cartacei della biblioteca, anche quello lasciato dagli stessi frequentatori, appunti, fotocopie, per comporre pezzo per pezzo una grande superficie di carta da installare nella Sala Meucci, creando in questo modo una continuità fra il passato e il presente. Il materiale utilizzato fornisce anche la traccia per una originale drammaturgia poetica.
Scandicci, Piazza Togliatti 22 ottobre Marina Arienzale DOVE SONO FINITI TUTTI? – live, work, leisure azione pubblica. Per l’artista Piazza Togliatti è una delle poche aree “vissute” dai cittadini come luogo di incontro. I genitori vi portano i bambini a giocare dopo la scuola e alcuni ragazzi vi passano del tempo. La sera, invece, la piazza è deserta. Così l’artista chiederà a chi sarà lì di giocare a pallone o con pattini, biciclette, skate ,di passare con le loro ruote sopra una vernice fotoluminescente per pavimenti e lasciare dei segni sul pavimento. La vernice di giorno è trasparente ma si carica attraverso i raggi del sole, in questo modo la notte i segni si illumineranno restituendo le tracce della presenza dei giochi del giorno. In questo lavoro i segni documentano la necessità di vivere liberamente uno spazio comune.
Impruneta, Piazza Buondelmonti 23 ottobre Gioia Di Biagio QUO VADIS. Cartografie del vivere quotidiano installazione sonora e scultura Dove vai? La piazza dell’Impruneta come nell’antico Agorà, raccoglie e raduna, circoscritta entro il perimetro delle sue attività. Itinerari quotidiani ed attraversamenti vengono valorizzati in mappe di solchi dorati. Un elogio al vivere la piazza traduce il desiderio di riappropriarsi degli spazi, di abitare consapevolmente il centro pulsante della vita di ogni giorno.
RespirArea, con la curatela affidata da Krypton a Pietro Gagliano’, si sviluppa in seno ad un processo di indagine avviata nel 2020 in seguito allo stato di emergenza ancora in atto. La ferita causata dalla pandemia e dal lockdown rende necessaria la riflessione sul valore e sulla centralità di una nuova visione dell’arte e della sua relazione con l’essere umano. Per ricucire uno strappo sociale fra arte e vita quotidiana Krypton ha coinvolto quattro giovani artisti appartenenti all’area metropolitana e li ha guidati nella creazione di altrettanti video e opere pubbliche ispirate alla dimensione del vivere comune e alla difficoltà odierna di concepire unitamente la libertà, la socialità e la solidarietà.
Cesare Baccheschi è un giornalista che vive e lavora nella provincia di Arezzo. Al momento si occupa di girare documentari per reti locali. Dopo aver conseguito tre lauree, una in Filosofia, in Scienze Politiche e Giornalismo, ha inseguito il sogno di una vita all’estero per poi capire, una decina di anni dopo, che tutto quello che cercava era dietro l’angolo. Ha vissuto in vari paesi del mondo, tra cui, Stati Uniti, Inghilterra e Olanda, e ha fatto tanti lavori, dal cameriere al fotografo, all’operatore in associazioni con richiedenti asilo, per poi fare il passaggio al giornalismo. Al momento è impegnato nella realizzazione di una serie di documentari sulla vita in provincia. Il video sarà disponibile su YouTube, sui social facebook e sul sito di Krypton.