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    La storia del manoscritto di Qaraqosh

    6:06 am
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    ITALIA – Con il video “Manoscritti di Qaraqosh” (https://youtu.be/VuLpponu4O0) pubblicato sul canale YouTube del Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo in occasione della campagna “La cultura non si ferma”, l’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro mostra il ritrovamento e la fase iniziale del progetto di restauro di un antico manoscritto liturgico, proveniente dalla piana di Ninive.

    Il manoscritto appartiene al materiale nascosto da alcuni sacerdoti in un sottoscala della canonica della cattedrale dell’Immacolata Concezione a Qaraqoh, prima dell’arrivo dei terroristi Daesh, che occuparono la città dal luglio 2014 al novembre 2016. Con la riconquista militare della città cristiana, il manoscritto, gravemente danneggiato, è stato consegnato dall’arcivescovo di Mosul ai volontari di Focsiv che lo hanno portato in Italia e affidato alle cure dei funzionari dell’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro. Dopo due anni di restauro il testo della Chiesa siro-cattolica, databile tra il XIV e il XV sec., con i suoi 116 fogli di carta, scritti in aramaico con caratteri siriaci in nero e rosso, custoditi da una copertina di cuoio, sono tornati all’antico splendore e nella loro terra. La storia del manoscritto di Qaraqosh è un ammirevole modello di cooperazione culturale tra Paesi, per la salvaguardia del patrimonio mondiale dell’umanità.

    Il video dell’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, così come quelli degli altri Istituti del Ministero, mostra non solo il patrimonio abitualmente accessibile al pubblico, ma anche l’attività di studio, ricerca e valorizzazione che avviene ordinariamente sui beni del Paese, e non solo. Tutte le iniziative vengono raccolte, oltre che sul canale YouTube del Mibact, nel data base complessivo consultabile sulla pagina “La cultura non si ferma” del sito del MiBACT https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento.