CIVITAVECCHIA – La biblioteca comunale ripartirà anche se necessariamente solo attraverso un percorso graduale, determinato dal fatto che l’emergenza ancora in atto impone la massima prudenza ed il rigoroso rispetto di tutte le condizioni di sicurezza sia per l’utenza che per i lavoratori.
Proprio per questo nelle due settimane che vanno dal 18 al 30 maggio, si procederà alla messa in sicurezza dei locali e una volta verificate le condizioni, si procederà alla riapertura limitata alla sola attività di prestito. Resteranno quindi sospesi, per il momento, i servizi di consultazione, lettura e studio. Inoltre il prestito dei libri sarà effettuato “su appuntamento”, cioè con prenotazione degli orari di consegna e ritiro dei volumi, per evitare assembramenti. I libri prestati e restituiti, prima di tornare in circolazione saranno “messi in quarantena”, per non diventare veicolo di contagio.
Crediamo che le cautele adottate possano essere condivise e per questa ragione la biblioteca ripartirà dal solo servizio di prestito su prenotazione, organizzando le modalità di accesso, i giorni e gli orari di apertura secondo gli spazi e il personale in servizio.
Per compensare le restrizioni ancora in vigore si ricorda la possibilità di poter consultare online il catalogo della biblioteca all’indirizzo: http://opac.regione.lazio.it/SebinaOpac/.do avendo così la possibilità di verificare se il libro ricercato è presente nel nostro patrimonio librario per poi procedere alla prenotazione telefonica contattando il nostro servizio reference al numero 0766.590559. Il nuovo orario di servizio sarà: dal lunedì al giovedì 8:30 – 13:30 e 15:30 – 17:30.
Per maggior chiarezza si precisa che il nostro personale riceverà, già dalla giornata del 20.5, le richieste telefoniche di appuntamento sia per la restituzione che per il prestito e che gli appuntamenti inizieranno a partire dal prossimo 3.6.2020.
Al fine di evitare spiacevoli rifiuti si ribadisce che non sono consentite restituzioni o prestiti senza appuntamento. Anche la nostra struttura ripartirà anche se necessariamente solo attraverso un percorso graduale, determinato dal fatto che l’emergenza ancora in atto impone la massima prudenza ed il rigoroso rispetto di tutte le condizioni di sicurezza sia per l’utenza che per i lavoratori.