ROMA – Le api sono al museo. L’iniziativa è del Museo delle Civiltà di Roma: abbinare ai contenuti museali, temi etici e di rispetto dell’ambiente, da trasmettere attraverso le attività di didattica per i visitatori più giovani. “Le api sentinelle dell’ambiente” (https://www.youtube.com/watch?v=WFpVghkfyT8) è il video con il quale l’istituto dell’EUR mostra gli apiari, in particolare quello della sala dedicata al sito Neolitico “La Marmotta”, attivo dalla primavera.
L’offerta didattica prevista dal progetto denominato “To bee or not to be” sarà basata su approfondimenti sull’utilizzo del miele e dei prodotti derivati nella storia dell’uomo e sul valore simbolico del miele e dell’ape nelle varie culture. Con una serie di immagini sugli strumenti “utili”, il filmato ripercorre la presentazione dell’iniziativa del 19 dicembre scorso, occasione per riepilogare le buone pratiche per l’ambiente, a cominciare dal riciclo, e per coinvolgere le scuole del territorio nella degustazione dei prodotti dell’alveare; si passa poi all’arrivo delle arnie sul tetto del museo. Seguono schede informative sulla specie e sulle testimonianze archeologiche della raccolta del miele e della cera delle api selvatiche, raffigurata nell’arte rupestre e in quella delle antiche civiltà, e ancora oggi praticata nelle società aborigene dell’Africa, Asia Australia e Sud America; inoltre, un excursus sulle molteplici tipologie di alveari, dai greci agli etruschi, fino agli studi scientifici dei filosofi naturalistici e alle più attuali strutture.
Il video “Le api sentinelle dell’ambiente” del Museo delle Civiltà, è uno dei numerosi contributi che gli istituti del Mibact hanno inviato per la campagna “La cultura non si ferma”, intesa a far conoscere l’offerta del patrimonio culturale fruibile da casa e le attività che si sviluppano ‘intorno’ ai beni culturali, tra le quali ci sono anche la produzione di miele, di olio e di vino, a tutela e per la valorizzazione dell’ambiente, come avviene, ad esempio, nel Parco archeologico del Colosseo, a Pompei o alle Grotte di Catullo, in Lombardia.
L’impegno corale degli istituti Mibact per dare la possibilità al pubblico di conoscere e apprezzare l’immenso patrimonio culturale e paesaggistico italiano si traduce in una serie di iniziative raccolte nel data base complessivo La cultura non si ferma, pubblicato su https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma