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    In visita all’Archivio di Stato di Viterbo

    5:59 am
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    VITERBO – È un’informale – ma autentica – visita all’Archivio di Stato di Viterbo (https://www.youtube.com/watch?v=mgamYyXEoRY) quella che il direttore dell’Istituto, Angelo Allegrini, propone al pubblico attraverso il canale YouTube del Ministero per i beni e per le attività culturali e per il turismo per la campagna La cultura non si ferma, promossa dallo stesso Mibact per far conoscere  il patrimonio culturale statale da casa.

    Dalla scrivania ai corridoi delle lunghe scaffalature documentali, Allegrini accompagna negli ambienti della sede di via Vincenzo Cardarelli. L’Archivio ha recentemente compiuto sessant’anni, conserva documenti stimabili in oltre 8 chilometri lineari  di scaffalature, per un valore che supera il miliardo di euro. Nel filmato vengono citati quattro documenti tra i più importanti dell’istituto: il più antico, una pergamena di un contratto di compravendita del 1192 che testimonia il passaggio dal latino al volgare nel linguaggio notarile, con l’uso della parola casa al posto di domus; il più solenne, il privilegio imperiale concesso  dalla Cancelleria di Federico II durante l’assedio di Viterbo che consente il commercio di vasellame, con il sigillo in ceralacca e l’effige dell’imperatore. Inoltre, una lettera autografa di Garibaldi alle autorità locali per raccomandare un suo ammiratore e un attestato di benemerenza a Gasparre Bisciotta della Corte d’Assise,  firmato dall’allora Ministro Mario Scelba,  tra le carte del processo per l’eccidio di Portella della Ginestra con la foto del bandito Salvatore Giuliano, immortalato a cavallo.

    Il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, ha messo in campo una serie di iniziative al fine di costituire un’offerta nazionale del patrimonio culturale italiano: oltre la programmazione su YouTube, nella quale figura appunto l’Archivio di Stato di Viterbo, funge data base complessivo di tutte le iniziative per la fruizione da casa la pagina La cultura non si ferma del sito  https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, suddivisa in sei aree tematiche: educazione, archivi e biblioteche, musei, musica, teatro e cinema