VITERBO – Il 13 dicembre 1994 il Museo Civico di Viterbo riapriva al pubblico, dopo quasi un decennio di chiusura per lavori di adeguamento della struttura che lo ospita dal Dopoguerra. Il riordinamento delle collezioni venne affidato all’architetto Franco Minissi, come già per la sua apertura nel 1955. Nelle scelte museografiche l’architetto venne guidato dagli archeologi Mario Moretti e Adriana Emiliozzi e dal critico e storico dell’arte Italo Faldi. Nell’anno del centenario della nascita di Franco Minissi a Viterbo, l’Università della Tuscia organizza una giornata di studio dedicata all’architetto, figura di primo piano della museografia italiana, autore di numerosi allestimenti di musei anche stranieri e di interventi di protezione e restauro di monumenti antichi. Inoltre, a 25 anni esatti dalla riapertura del Museo Civico di Viterbo, la giornata vuole interrogarsi anche sul suo destino futuro, tra tutela, conservazione e sviluppo.
Il programma della giornata di Studi, a cura di Stefano Marson e Paola Pogliani, prevede due sessioni. La prima dedicata a delineare il profilo dell’architetto, con particolare riguardo all’importante contributo dato al settore dei musei in Italia; la seconda strutturata come un focus attorno al Museo Civico di Viterbo, sul quale sono in corso studi, esercitazioni e laboratori di studenti e docenti dell’Ateneo.
Il 12 dicembre 2019 dalle 10 alle 17 presso l’Aula Magna “Gian Tommaso Scarascia Mugnozza” nel complesso di Santa Maria in Gradi, interverranno: Matteo Minissi, Beatrice Vivio, Giuseppe Guerrera, Leda Avanzi Giorgio Capriotti, Francesca Mariani e gli studenti del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. Il coordinamento e le introduzioni alle sessioni sono affidati a Maria Andaloro e Maria Ida Catalano.
L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Viterbo e dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Progettisti e Conservatori di Viterbo e Provincia.