ROMA – L’Italia ha partecipato all’operazione internazionale denominata “Pandora III”, coordinata centralmente da Interpol ed Europole finalizzata a contrastare, simultaneamente in più Paesi, la commercializzazione di beni d’arte di provenienza illecita. Nella settimana di azione coordinata, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale,con il supportodell’Arma territoriale e in collaborazione con la Direzione Centrale Antifrode e Controlli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato ha:
- effettuato 56 controlli ad aree terrestri d’interesse archeologico e monumentale;
- verificato 108 esercizi antiquariali, case d’asta, gallerie, restauratori e trasportatori;
- controllato 17 opere in transito presso porti, aeroporti e aree doganali;
- contestato 3 violazioni amministrative;
- identificato 116 persone;
- denunciato 26 persone in stato di libertà;
- verificato 329 beni nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, localizzando 17 opere su cui sono in corso indagini tese al recupero;
- sequestrato 367 beni culturali per un valore complessivo di €5.510.000, tra cui:
- Roma: 2 capitelli corinzi lignei del XVIII secolo, parziale provento del furto commesso, nel marzo 2013 in danno della chiesa “San Martino” di Rocca Santa Maria (TE);
- Ancona: 2 opere falsamente attribuite all’artista Michelangelo Pistoletto;
- Jesi (AN), Falconara Marittima (AN), San Severino Marche (MC) e Matelica (MC): 2 dipinti raffiguranti “Annunciazione, Madonna con angelo”, parziale provento del furto commesso, nel marzo 2001, ai danni di un privato di San Silvestro Curatone (MN) e “Deposizione di Cristo”, parziale provento del furto, commesso nel giugno 1974, ai danni della Chiesa “Santa Maria Assunta” di Castel d’Arco (MN);
- Rimini: rocchio di colonne in pietra di natura archeologica; elemento architettonico;
- Galatone (LE): 70 monete in bronzo di natura archeologica; 17 oggetti archeologici in bronzo tra cui 2 anelli;
- Firenze: statuetta egizia del VII secolo a.C., raffigurante “Ushabti in Faience”, provento del furto, commesso nel dicembre 1964, in danno del Museo Civico Archeologico di Modena;
- Bologna: dipinto dal titolo “Half Dollar”, falsamente attribuito all’artista Franco Angeli;
- Firenze: dipinto del XVII secolo, raffigurante “Natura morta”, provento del furto, commesso nel novembre 1988, in danno di un antiquario di Firenze;
- Taormina (ME): 109 monete in bronzo di natura archeologica;
- Perugia: opera grafica, raffigurante “Sacco e Rosso”, falsamente attribuita all’artista Alberto Burri;
- Modena: 33 volumi dell’Enciclopedie del XVIII secolo, scritta da Diderot e D’Alembert, asportati in data imprecisata ad un privato di Città di Castello (PG);
- Grottammare (AP): dipinto del XVI secolo, raffigurante “Madonna con Bambino e Santi”, dell’artista Cesura Pompeo, provento del furto, commesso nel settembre 2013, in danno di privato di Ofena (AQ);
- Bronzolo (BZ): dipinto senza titolo falsamente attribuito all’artista Gerardo Dottori;
- Ochsenhausen (Germania): statua raffigurante “Sant’Agata”, asportata nel 1984 dalla chiesa di Commezzadura (TN);
- Udine e Bronzolo (UD): 3 statue policrome appartenenti alla Civiltà Maya; dipinto falsamente attribuito all’artista Georges Mathieu.