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    Partecipazione dell’Italia all’Operazione internazionale “Pandora III”

    2:23 pm
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    ROMA – L’Italia ha partecipato all’operazione internazionale denominata “Pandora III”, coordinata centralmente da Interpol ed Europole finalizzata a contrastare, simultaneamente in più Paesi, la commercializzazione di beni d’arte di provenienza illecita. Nella settimana di azione coordinata, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale,con il supportodell’Arma territoriale e in collaborazione con la Direzione Centrale Antifrode e Controlli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato ha:

    • effettuato 56 controlli ad aree terrestri d’interesse archeologico e monumentale;
    • verificato 108 esercizi antiquariali, case d’asta, gallerie, restauratori e trasportatori;
    • controllato 17 opere in transito presso porti, aeroporti e aree doganali;
    • contestato 3 violazioni amministrative;
    • identificato 116 persone;
    • denunciato 26 persone in stato di libertà;
    • verificato 329 beni nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, localizzando 17 opere su cui sono in corso indagini tese al recupero;
    • sequestrato 367 beni culturali per un valore complessivo di €5.510.000, tra cui:
    • Roma: 2 capitelli corinzi lignei del XVIII secolo, parziale provento del furto commesso, nel marzo 2013 in danno della chiesa “San Martino” di Rocca Santa Maria (TE);
    • Ancona: 2 opere falsamente attribuite all’artista Michelangelo Pistoletto;
    • Jesi (AN), Falconara Marittima (AN), San Severino Marche (MC) e Matelica (MC): 2 dipinti raffiguranti “Annunciazione, Madonna con angelo”, parziale provento del furto commesso, nel marzo 2001, ai danni di un privato di San Silvestro Curatone (MN) e “Deposizione di Cristo”, parziale provento del furto, commesso nel giugno 1974, ai danni della Chiesa “Santa Maria Assunta” di Castel d’Arco (MN);
    • Rimini: rocchio di colonne in pietra di natura archeologica; elemento architettonico;
    • Galatone (LE): 70 monete in bronzo di natura archeologica; 17 oggetti archeologici in bronzo tra cui 2 anelli;
    • Firenze: statuetta egizia del VII secolo a.C., raffigurante “Ushabti in Faience”, provento del furto, commesso nel dicembre 1964, in danno del Museo Civico Archeologico di Modena;
    • Bologna: dipinto dal titolo “Half Dollar”, falsamente attribuito all’artista Franco Angeli;
    • Firenze: dipinto del XVII secolo, raffigurante “Natura morta”, provento del furto, commesso nel novembre 1988, in danno di un antiquario di Firenze;
    • Taormina (ME): 109 monete in bronzo di natura archeologica;
    • Perugia: opera grafica, raffigurante “Sacco e Rosso”, falsamente attribuita all’artista Alberto Burri;
    • Modena: 33 volumi dell’Enciclopedie del XVIII secolo, scritta da Diderot e D’Alembert, asportati in data imprecisata ad un privato di Città di Castello (PG);
    • Grottammare (AP): dipinto del XVI secolo, raffigurante “Madonna con Bambino e Santi”, dell’artista Cesura Pompeo, provento del furto, commesso nel settembre 2013, in danno di privato di Ofena (AQ);
    • Bronzolo (BZ): dipinto senza titolo falsamente attribuito all’artista Gerardo Dottori;
    • Ochsenhausen (Germania): statua raffigurante “Sant’Agata”, asportata nel 1984 dalla chiesa di Commezzadura (TN);
    • Udine e Bronzolo (UD): 3 statue policrome appartenenti alla Civiltà Maya; dipinto falsamente attribuito all’artista Georges Mathieu.