MILANO – È durato 13 mesi il restauro degli ambienti ipogei della Chiesa di San Sepolcro a Milano, che ha consentito di riportare alla luce il ciclo decorativo a stelle ed elementi vegetali sulle volte del presbiterio, che risale alla fine del Duecento. Gli interventi di recupero, realizzati dalla Soprintendenza del capoluogo lombardo, sono stati eseguiti grazie a un finanziamento di 1 milione di euro del Mibac e al contributo di un Comitato Scientifico di conoscitori della chiesa di San Sepolcro ed esperti della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
“Ho voluto essere presente qui oggi – ha detto il Ministro per i Beni e le Attività culturali Alberto Bonisoli, che ha partecipato questo pomeriggio insieme al Segretario Generale del Mibac Giovanni Panebianco alla cerimonia di inaugurazione – perché il restauro della Chiesa ipogea di San Sepolcro restituisce alla città di Milano e ai milanesi una parte importante del suo patrimonio culturale, che torna finalmente a essere fruibile in tutto il suo splendore”.
“Gli interventi di recupero della cripta sono stati possibili grazie all’importante contributo del Ministero di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale italiano”. I lavori di restauro – iniziati nell’aprile del 2018 e ultimati a maggio di quest’anno – hanno permesso di riportare la cripta agli antichi splendori, svelando straordinari affreschi e rinvenimenti rimasti nascosti per secoli e di assicurare condizioni ambientali stabili all’interno della cripta, che è la più antica chiesa sotterranea di Milano rimasta, fino a pochi mesi fa, off limits a cittadini e i turisti.
“Fin da quando mi sono insediato ho deciso di sostenere interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio – ha sottolineato il Ministro – perché li ritengo prioritari: solo così possiamo contribuire a rendere fruibili nel miglior modo possibile i nostri beni culturali siano esso musei, siti archeologici o di altra natura”.
“Sono felice – ha continuato – che uno dei luoghi più cari a Leonardo Da Vinci, grazie al finanziamento del Mibac e al lavoro della Soprintendenza di Milano, sia tornato a essere visitabile in tutto il suo splendore nell’anno del 500esimo anniversario della morte del genio di Vinci”. “Dai suoi disegni – ha osservato Bonisoli – abbiamo scoperto che la cripta è rimasta, per più di un millennio di storia, intatta e inalterata. Dopo oltre mezzo secolo riapre un luogo magico, ricco di storia e bellezza”.