ROMA – L’Istituto Centrale per la Grafica sito in via della Stamperia, 6 ospiterà, dal 5 dicembre 2017, nelle sale del Museo dell’Istituto la mostra: “L’Etruria di Alessandro Morani. Riproduzioni di pitture etrusche dalle collezioni dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma” che resterà aperta fino al 4 febbraio 2018.
Si tratta di una mostra e di un catalogo che illustrano le vicende storiche inerenti “l’impresa”, voluta da Carl Jacobsen con la supervisione di Wolfgang Helbig per la Ny Carlsberg Glyptothek di Copenaghen. Il progetto, essenzialmente divulgativo, era finalizzato alla realizzazione dei materiali preparatori, eseguiti fra il 1897 e il 1910 dall’artista Alessandro Morani (1859-1941) – di cui Federico de Mattia ricostruisce il catalogo, la biografia ed il percorso artistico – per la creazione di copie delle pitture delle tombe etrusche di Tarquinia, Chiusi, Orvieto e Veio. “Il grande merito del progetto è stato quello di aver documentato le pitture nel loro reale stato di conservazione, senza integrare le parti mancanti o idealizzare gli affreschi, caratteristiche invece comuni alle copie realizzate nelle epoche precedenti”, come bene sottolineano Astrid Capoferro e Stefania Renzetti nell’introduzione al catalogo.
Dunque, le porte del Museo si sono aperte ad ospitare questa mostra, alla quale l’Istituto Centrale per la Grafica ha dato un rilevante contributo tecnico scientifico per la realizzazione del restauro e la predisposizione in mostra degli “acquerelli” di Morani; complesso lavoro coordinato da Gabriella Pace ed eseguito da Anaïs Bérenger, con la collaborazione di Laura Maddaloni per la ripresa delle filigrane. Il contributo di Rita Bernini, direttrice del Museo, illustra poi nei dettagli, il periodo dell’insegnamento di Morani a Palermo, inerente l’arte applicata all’industria, un capitolo affascinante della storia dell’arte di quegli anni, che integra la personalità complessa dell’artista. L’Istituto Centrale per la Grafica vede quindi, ancora una volta, riconosciuto il suo ruolo nella documentazione antica e contemporanea delle opere d’arte, attraverso i disegni, le incisioni, le fotografie contenute nelle sue collezioni, negli standard di conservazione preventiva e di restauro, nella promozione degli studi specialistici sulla grafica.
Molto importante il ruolo dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, nella persona del suo direttore Kristian Göransson e delle collaboratrici Astrid Capoferro e Stefania Renzetti. Catalogo edito da Polistampa a cura di Astrid Capoferro e Stefania Renzetti. Premesse di Maria Antonella Fusco e Kristian Göransson. Testi di Anaïs Bérenger, Rita Bernini, Astrid Capoferro, Adele Cecchini, Federico de Mattia, Barbro Santillo Frizell, Cornelia Weber-Lehmann, Mette Moltesen, Martin Olin, Gabriella Pace, Ingela B. Wiman.
Fonte foto: http://www.grafica.beniculturali.it/istituto