ORTE – Tantissima gente domenica ad Orte: turisti, cittadini, autorità, tutti insieme per visitare il Ninfeo rupestre che, dopo oltre 10 anni, è stato riaperto al pubblico grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale, che ha raggiunto un accordo con la famiglia Zuppante, proprietaria del sito, stipulando una convenzione in virtù della quale uno dei gioielli più preziosi del patrimonio artistico-culturale della città, caro a tanti ortani, è di nuovo fruibile.
Il Sindaco Angelo Giuliani ha salutato le tante persone intervenute nella splendida cornice della pittoresca Piazza Belvedere, alla presenza della Soprintendente Margherita Eichberg e della Funzionaria Maria Letizia Arancio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, che hanno espresso la loro vicinanza e il loro supporto a tutte le iniziative volte alla tutela e alla promozione dei beni culturali della città.
Dopo gli interventi dell’Assessora al Turismo Claudia Paolessi, della Consigliera Delegata alla Cultura Valeria D’Ubaldo e degli archeologi Stefano Del Lungo e Giancarlo Pastura, è stato offerto ai presenti, dalla Pro Loco, un assaggio del dolce tipico ortano, il carciofo, preparato dalle sapienti mani di signore ortane, prima di accompagnarli nella città sotto la città, l’altra faccia di Orte, la più antica e suggestiva, che tanto ha ancora da raccontare.
La visita guidata è stata effettuata dai volontari dell’Associazione Veramente Orte, orgogliosi di mostrare, finalmente, il tassello mancante del già rinomato percorso di Orte Sotterranea.
Una giornata speciale che ha dimostrato, come ha detto il Sindaco Giuliani, che il pubblico e il privato possono collaborare ed interagire per il bene della comunità e proprio per suggellare questo momento particolarmente significativo, il Comune di Orte ha organizzato un evento nell’evento, uno spettacolo multisensoriale che ha evidenziato le potenzialità del sito, un luogo, non solo da visitare, ma anche da vivere e da far rivivere attraverso l’arte.
Ad accogliere i visitatori nel Ninfeo, tre artisti di fama internazionale: Igor Borozan, Paul Harden e Stefano de Majo, che con “Memorie d’Acqua” hanno incantato ed emozionato il pubblico, in un mix intenso, fatto di voci, vibrazioni e colori, proprio a simboleggiare attraverso il risveglio dei sensi, la rinascita della memoria, riportando alla luce un tempo che, solo all’apparenza, sembrava perduto.
Per l’Amministrazione Comunale
Valeria D’Ubaldo – Consigliera Delegata alla Cultura