PORTOGALLO / ITALIA – Dal 27 giugno al 1 luglio 2022 si terrà a Lisbona la Ocean Conference delle Nazioni Unite. L’oceano copre circa il 70% della superficie terrestre e ospita fino all’80% di tutta la vita nel mondo. Genera circa il 50% dell’ossigeno di cui abbiamo bisogno, assorbe circa il 25% di tutte le emissioni di anidride carbonica e cattura il 90% del calore aggiuntivo generato da tali emissioni. Non è solo “il polmone del pianeta”, ma anche il suo più grande pozzo di assorbimento di carbonio, un cuscinetto vitale contro l’impatto del cambiamento climatico.
Nutre una biodiversità inimmaginabile e produce cibo, posti di lavoro, risorse minerali ed energetiche necessarie alla vita sul pianeta per sopravvivere e prosperare. C’è ancora molto che non sappiamo sull’oceano, ma ci sono molte ragioni per cui dobbiamo gestirlo in modo sostenibile, come stabilito nell’obiettivo di sviluppo sostenibile 14: vita sott’acqua.
L’oceano sta affrontando minacce senza precedenti a causa delle attività umane. La sua salute e la sua capacità di sostenere la vita peggioreranno anche man mano che la popolazione mondiale cresce e le attività umane aumenteranno. Se vogliamo affrontare alcune delle questioni più importanti del nostro tempo come il cambiamento climatico, l’insicurezza alimentare, le malattie e le pandemie, la diminuzione della biodiversità, la disuguaglianza economica e persino i conflitti e le lotte, dobbiamo agire ora per proteggere la salute del nostro oceano.
La Ocean Conference, è ospitata congiuntamente dai governi di Kenya e Portogallo, arriva in un momento critico poiché il mondo sta cercando di affrontare molteplici problemi radicati nelle nostre società, emersi ancor più durante la pandemia di Covid-19, e che richiederanno grandi trasformazioni strutturali e soluzioni comuni condivise che sono ancorate agli obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030. Per mobilitare l’azione, la Conferenza cercherà di promuovere soluzioni innovative e necessarie basate sulla scienza. Le soluzioni per un oceano gestito in modo sostenibile coinvolgono la tecnologia verde e gli usi innovativi delle risorse marine. E’ necessario anche affrontare le minacce alla salute, all’ecologia, all’economia e alla governance degli oceani: acidificazione, rifiuti marini e inquinamento, pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e perdita di habitat e biodiversità.
Il contributo di UN Decade of Ocean Science for Sustainable Development 2021 – 2030
La stragrande maggioranza dell’oceano rimane non mappata, non osservata e inesplorata. La nostra comprensione dell’oceano e del suo contributo alla sostenibilità dipende in gran parte dalla nostra capacità di condurre una scienza oceanica efficace, attraverso la ricerca e le osservazioni sostenute, supportate da infrastrutture e investimenti adeguati.
Il Decennio del Mare 2021 – 2030 fornisce un quadro comune per garantire che la scienza oceanica possa sostenere pienamente le azioni dei paesi per gestire in modo sostenibile l’oceano e, più in particolare, per realizzare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, attraverso la creazione di una nuova base e il dialogo tra la scienza e la politica, per rafforzare la gestione degli oceani e delle coste a beneficio dell’umanità.
Programma: https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/2022_un_ocean_programme.pdf
Segui gli eventi in diretta: https://media.un.org/en/webtv