MATERA – Sono stati oltre 345.390 i visitatori che hanno potuto ammirare le collezioni permanenti del Polo museale della Basilicata e le grandi mostre allestite nel Museo nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi, nel Museo archeologico nazionale Domenico Ridola di Matera e nel Museo archeologico nazionale di Metaponto in un anno straordinario per Matera e per l’intera regione. Complessivamente si registra il considerevole aumento del +28,98 % rispetto al 2018, che conferma la tendenza positiva degli anni precedenti e fa decollare in particolare i musei di Matera che raddoppiano gli ingressi, grazie allo sforzo del Polo della Basilicata, che ha investito sul metodo inclusivo e sull’accessibilità culturale in tutte le strutture e specialmente nella “capitale”.
Non si è ancora spenta l’eco della manifestazione di chiusura di Matera – Basilicata 2019 e del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ringraziato la proprio la città dei Sassi per aver «fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno in questo anno in cui è stata Capitale Europea della Cultura».
Si è trattato di un risultato eccezionale, che è stato possibile conseguire grazie anche all’importantissimo contributo del nostro Polo, come è stato comunicato dal Presidente della Fondazione Matera – Basilicata 2019 Salvatore Adduce al Ministro Dario Franceschini durante il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che si è svolto il 20 dicembre a Palazzo Lanfranchi, alla presenza del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e del Ministro Giuseppe Provenzano.
Il nostro Istituto ha infatti raggiunto e superato, in questo anno speciale e impegnativo, l’obiettivo prefissato, che era quello del raddoppio degli ingressi nei musei di Matera, che hanno ospitato le principali mostre di Matera2019 (tra le quali ha brillato quella dedicata al Rinascimento visto da Sud), e di un sensibile aumento in tutta la regione.
Tale obiettivo è stato conseguito grazie anche alla scelta di condividere con Matera 2019, a fronte dello specifico accordo che ha permesso la coproduzione delle principali mostre, il Passaporto 2019, con il quale i visitatori hanno potuto accedere alle mostre e anche ai musei della rete.
«Il messaggio del Presidente Mattarella riempie di orgoglio anche il Polo Museale – dichiara la direttrice del Polo Marta Ragozzino – non capita a tutti gli Istituti di poter contribuire a un processo tanto importante da essere ricordato nel messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Il Polo Museale è stato tra i principali protagonisti del processo di Matera 2019 e io sono felice di condividere con tutto il personale questo grande riconoscimento».
«I dati confermano il nostro impegno – continua Ragozzino – E’ ottimo il bilancio per il 2019 nei Musei statali della Basilicata. Il 2020 comincia nel segno del successo, in attesa dell’avvio del percorso che porterà all’istituzione del Museo autonomo di Matera, che corona il lavoro che abbiamo svolto nel precedente quinquennio, dalla nascita del Polo nel 2015».
Eccezionale in termini di pubblico e critica è stato soprattutto il risultato della mostra Rinascimento visto da Sud. Matera, l’Italia meridionale e il Mediterraneo tra 400 e 500, che il nostro Polo Museale ha potuto ideare e curare, in un eccezionale allestimento che ha trasformato gli spazi del Museo di Palazzo Lanfranchi, che ha registrato più di 30.000 presenze, tra aprile e settembre, oltre ai 5.000 ingressi alle manifestazioni collaterali di “Rinascimento fuori orario”, svolte durante l’estate sulla terrazza del Museo.
Grande successo anche per la prima mostra dell’anno, Ars Excavandi, che ha preso forma nel museo archeologico Domenico Ridola di Matera tra gennaio e agosto, a cui è seguita la mostra Blind Sensorium. Il paradosso dell’Antropocene, ancora in corso fino all’8 marzo.
In corso sono ancheLa poetica nei numeri primi. Da Pitagora agli algoritmi, fino al 28 febbraio al Museo archeologico nazionale di Metaponto e Trama doppia- Maria Lai + Antonio Marras, fino all’8 marzo al Museo di Palazzo Lanfranchi. Solo per citare le più importanti e impegnative.
Di seguito i dati relativi al numero visitatori nei principali musei della regionerispetto all’anno 2018:
MATERA, Museo di Palazzo Lanfranchi, 71.000 presenze, a cui vanno aggiunti 5.000 partecipanti alla rassegna estiva “Rinascimento fuori orario” tenutasi sulla terrazza, per un totale di 76.000 ingressi (+49.29 %).
MATERA, Museo archeologico nazionale Domenico Ridola, 50.059 visitatori (+39,37%).
METAPONTO, Museo archeologico nazionale, 35.853 visitatori (+35,91%).
POLICORO, Museo archeologico nazionale della Siritide, 18.288 visitatori (+6,01%).
VENOSA, Museo archeologico nazionale, 13.084 visitatori (+19,70%). Parco archeologico nazionale, 18.831 visitatori (+15,16%).
MELFI, Museo archeologico nazionale Massimo Pallottino, 45.182 visitatori (+9,54%).
Non crescono allo stesso modo gli altri musei della rete, sui quali il Polo concentrerà i suoi sforzi nei prossimi mesi: il Museo archeologico nazionale della Basilicata Dinu Adamesteanu del capoluogo regionale a Potenza, con 6.839 visitatori; il Museo archeologico nazionale dell’Alta Val d’Agri di Grumento Nova con 4.222 visitatori ed infine il Museo archeologico nazionale di Muro Lucano con 2.258 visitatori.
Emerge il dato di Palazzo De Lieto di Maratea dove è stata inaugurata la Pinacoteca Angelo Brando, che ha avuto 774 visitatori (nei soli mesi estivi di aperura) e cresce anche il pubblico nella sede espositiva di Palazzo Dicale di Tricarico che ha raggiunto 2.255 visitatori, raddoppiando gli ingressi.