Il 20 gennaio 1752 si svolse la sontuosa cerimonia di posa della prima pietra del Palazzo Reale di Caserta. La reggia fu voluta da Carlo III di Borbone re di Spagna e VII re di Napoli e Sicilia e I Duca di Parma che rimase affascinato dal paesaggio casertano e, proprio quel giorno, compiva il suo genetliaco.
Nel 1751 il re fece chiamare il famoso architetto napoletano Luigi Vanvitelli per la costruzione del Palazzo: “Fu indi dichiarato architetto di corte e direttore delle reali fabbriche“.
Brevi cenni storici del Palazzo Reale forniti dal Cav. Giuseppe Francioni Vespoli:
“Fabbricato a rettangolo della lunghezza di palmi 900, e della larghezza di 700, alto 125. Le due facciate principali hanno per ognuna 35 finestre: quella a settentrione è la più ornata, e quella a mezzogiorno ha davanti una piazza di figura ellittica: ambedue costruite di travertino. Tre porte corrispondono fra loro; formandosi tre aperture, si attraversa il nobile edificio interamente da settentrione a mezzogiorno, e si comunica coi giardini. La porta di mezzo, decorata da quattro colonne di marmo alte palmi 25 senza la base, introduce a sontuoso portico tutto di marmi, che per la lunghezza di 700 palmi va a terminare all’altro portone dal lato settentrionale. Nel centro si apre un vestibolo ottagonale, i cui quattro lati minori schiudono l’ingresso a quattro cortili; altri due lati comunicano col portico. Le molte colonne doriche, che sono sparse per tutti i portici, sono di marmo di Sicilia. La grande scala viene illuminata da 25 finestre: i marmi ne sono rari, l’architettura bellissima”.
Fonti bibliografiche:
Minieri Riccio C. (1844), Memorie storiche degli scrittori nati nel Regno di Napoli, Napoli: tipografia dell’Aquila di V. Puzziello.
Francioni Vespoli G. (1828), Itinerario per lo Regno delle Due Sicilie, Parte Prima, Napoli: dalla stamperia francese.
treccani.it
Nella foto: L. Vanvitelli, Dichiarazione dei disegni del Reale Palazzo di Caserta, tav. XIII, Caserta Palazzo Reale, Biblioteca Palatina
