Home CULTURA 15 gennaio 1892, James Naismith ideò le regole della pallacanestro

    15 gennaio 1892, James Naismith ideò le regole della pallacanestro

    10:37 am
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    James Naismith è ricordato per essere stato l’ideatore della pallacanestro. Egli era insegnante presso il dipartimento di educazione fisica di Y.M.C.A. (Young Men’s Christian Association) di Springfield, in seguito prese il nome di Springfield College. Nel 1891 Luther Gulick, rettore del dipartimento, si rivolse a Naismith per realizzare un gioco equo per tutti. L’insegnante si ispirò a “duck on a rock”, un gioco della sua infanzia, per elaborare le basi rudimentali di basket ball. I giocatori dovevano lanciare una palla in una scatola sorvegliata da una squadra avversaria. Quando si accorse che in molti potevano posizionarsi dinnanzi alla scatola, rendendo difficile segnare, decise che essa doveva essere collocata sopra le teste dei giocatori. Per ottenere il punto, la palla doveva essere lanciata con un movimento ad arco, simile a quello veniva fatto per il gioco “duck on a rock”.

    Divise il gruppo di giovani uomini in due squadre da nove e, per la mancanza di regole, i ragazzi giocarono in modo aggressivo. L’insegnante pensò bene di istituire delle regole per questo nuovo sport denominato Basket Ball. Quindi, il 15 gennaio 1892, le 13 regole di Naismith furono rese pubbliche all’interno di The Triangle, la rivista scolastica di Springfield College.

    Le 13 regole di Basket Ball ideate da James Naismith:

    1. La palla può essere lanciata in qualsiasi direzione con una o entrambe le mani.
    2. La palla può essere colpita in qualsiasi direzione con una o entrambe le mani, ma mai con un pugno.
    3. Un giocatore non può correre con il pallone, deve lanciarlo dal punto in cui lo ha preso.
    4. La palla deve essere tenuta in una mano o tra le mani; le braccia o il corpo non possono essere usate per tenerla.
    5. Non è possibile colpire con le spalle, trattenere, spingere, colpire o scalciare in qualsiasi modo un avversario; la prima infrazione da parte di qualsiasi giocatore di questa regola è contata come un fallo, la seconda squalifica il giocatore fino alla realizzazione del punto seguente o, se è stata commessa con il chiaro intento di infortunare l’avversario, per l’intera partita; non sono ammesse sostituzioni.
    6. Un fallo consiste nel colpire la palla con il pugno, nella violazione delle regole 3 e 4 e nel caso descritto dalla regola 5.
    7. Se una squadra commette tre falli consecutivi, conterà come un punto per gli avversari; consecutivi significa senza che gli avversari ne commettano uno tra di essi.
    8. Un punto viene realizzato quando la palla è tirata o colpita dal campo nel canestro e rimane dentro, a meno che i difensori non tocchino o disturbino la palla; se la palla resta sul bordo e l’avversario muove il canestro, conta come un punto.
    9. Quando la palla va fuori dalle linee del campo, deve essere rimessa in gioco dalla persona che per prima l’ha toccata; nei casi dubbi, l’umpire deve tirarla dentro il campo; chi rimette in campo la palla ha cinque secondi: se la tiene più a lungo, la palla viene consegnata agli avversari; se una squadra continua a perdere tempo, l’arbitro darà loro un fallo.
    10. L’umpire è il giudice dei giocatori e prende nota dei falli, comunicando all’arbitro quando ne sono commessi tre consecutivi; ha il potere di squalificare un giocatore secondo la regola 5.
    11. L’arbitro è il giudice della palla e decide quando la palla è in gioco, all’interno del campo o fuori, a chi appartiene e tiene il tempo; decide quando un punto è segnato e tiene il conto dei punti con tutte le altre responsabilità solitamente appartenenti ad un arbitro.
    12. La durata della gara è di due tempi da quindici minuti, con cinque minuti di riposo tra di essi.
    13. La squadra che segna il maggior numero di punti nel tempo utile è dichiarata la vincitrice dell’incontro. Nel caso di pareggio, il gioco può continuare, se i capitani sono d’accordo, fin quando non viene segnato un altro punto.

    Fonti bibliografiche:

    Arceri M., Bianchini V. (2004), La leggenda del basket, Baldini Castoldi Dalai

    exhibits.lib.ku.edu

    springfield.edu/branding-at-springfield-college

    Nella foto: una statua di James Naismith a Springfield College