MATERA – Sabato 13 ottobre si terrà in tutta Italia la 14^ Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, a cui aderisce dal 2011 anche il Polo Museale di Basilicata, costantemente impegnato a promuovere l’arte contemporanea, contribuendo anche in questo modo al percorso di Matera-Basilicata 2019.
Per l’edizione di quest’anno, il Polo Museale della Basilicata mette al centro delle proprie attività una specifica iniziativa costruita attorno alla mostra di Andrea Fogli L’Angelo della Storia, curata dalla direttrice del Polo Marta Ragozzino e allestita dal 17 luglio nella Chiesa del Carmine del Museo di Palazzo Lanfranchi a Matera.
Alle ore 19.30 l’artista leggerà dei brani tratti dal suo Diario della polvere e dell’argilla, edito da Quodlibet e introdotto dal filosofo Giorgio Agamben. Nel diario sono riportati testi scritti “a margine” di ogni scultura e alcuni dei 59 disegni in polvere di grafite, accompagnati da frammenti scritti, dal 1980 ad oggi, in cui Fogli ha annotato i suoi pensieri sul volto, sull’immagine, la “polvere” e l’evanescenza.
Alla lettura dei brani del Diario di Fogli, che si mettono in relazione alle opere esposte nella mostra, si intrecceranno brani tratti dal libro La Fontiera (2015) di Alessandro Leogrande, letti dai presenti e scelti insieme a Cecilia Bartoli di Asinitas.
Scomparso prematuramente a novembre dello scorso anno, Leogrande, giornalista e scrittore tarantino, intellettuale impegnato, amico del Polo museale e di Matera, era noto per la sua battaglia civile «in difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti: nell’ambito del caporalato, degli immigrati, dei desaparecidos in Argentina, e ovunque ci sia stato un sopruso» (sono parole del padre).
Leogrande è stato ricordato recentemente prima a “Lector in fabula” di Conversano e poi a “Materadio”, nell’ambito di un’edizione fortemente segnata dai temi delle migrazioni, dei viaggi in mare e della “frontiera” che il giovane intellettuale tarantino aveva attraversato con le sue inchieste fatte sempre sul campo, con grande competenza e generosità.
«C’è una faglia sotterranea che taglia in due il Mediterraneo da est a ovest. Dal Vicino Oriente fino a Gibilterra. Una linea fatta di infiniti punti, infiniti nodi, infiniti attraversamenti. Ogni punto una storia, ogni nodo un pugno di esistenze. Ogni attraversamento una crepa che si apre. E’ la Frontiera. Non è un luogo preciso, piuttosto la moltiplicazione di una serie di luoghi in perenne mutamento, che coincidono con la possibilità di finire da una parte o di rimanere nell’altra..» scriveva Leogrande.
Insieme alle teste di terracotta, di fortissimo impatto emozionale, nella Chiesa del Carmine sono esposti 9 disegni del ciclo di 59 volti, esposti a Matera per la prima volta, e un piccolo libro con frammenti di diario che come un “rosario dei volti” propone al visitatore ulteriori spunti di riflessione.
Le 59 teste in terracotta, collocate su di un unico grande tavolo di fronte all’altare, nella chiesa avvolta nella penombra, si presentano con forza e chiarezza davanti agli occhi del visitatore come emblema di tutti quegli esseri umani che sono stati perseguitati per motivi razziali o politici, o semplicemente dimenticati a causa dell’indifferenza «sotto il tappeto della Storia e del Progresso: da Auschwitz a Lampedusa, dal Sud America all’Africa e al Medio Oriente».
Scriveva Leogrande ne La Frontiera «Se l’Angelo della Storia di Walter Benjamin (a cui si richiama la mostra di Andrea Fogli) venisse risucchiato ora, proprio in questo momento, in un vortice che lo sospinge verso il futuro, con la faccia rivolta al passato e il cumulo di violenza che si erige incessantemente, vedrebbe innanzitutto il continuo accatastarsi dei corpi dei naufraghi, il vagare dei dispersi nella lotta dei flutti».
La Giornata del Contemporaneo sarà introdotta, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, alle ore 18.00, dal concerto per fisarmonica Accordion Young – Nuovo Musicale, che avrà come protagonisti i vincitori del Concorso Internazionale Musicale Mediterraneo 2018: Giuseppe De Nitto e Tiziano Zanzarella. I giovani musicisti eseguiranno un repertorio di musica contemporanea.
Il concerto si inserisce nell’ambito del Fadiesis accordion festival 2018, Festival internazionale Fisarmonicistico, con il quale il Polo Museale della Basilicata collabora sin dalla prima edizione.
Foto gentilmente concessa