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    14 gennaio 1858, attentato alla vita di Napoleone III fuori al Teatro dell’Opera di Parigi

    10:42 am
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    La sera del 14 gennaio 1858 al Teatro dell’Opera di Parigi stava andando in scena l’ultima rappresentazione della stagione. La celebre Ristori rappresentò tre atti di Maria Stuarda, un atto del Guglielmo Tell e un brano della Muette.

    Il teatro era gremito di persone e, sin dalla mattina, era stato annunciato l’intervento dell’Imperatore Napoleone III. Erano le otto e mezza circa quando la carrozza imperiale, con scorta al seguito, aveva oltrepassato il peristilio del teatro.

    L’attentato era stabilito nei dettagli: Antonio Gomez lanciò la prima bomba, Carlo Di Rudio la seconda, Giovanni Andrea Pieri la terza e le altre due Felice Orsini. I quattro furono arrestati e le armi vennero sequestrate, tra cui due bombe fulminanti e quattro pistole a revolver. Tre pistole erano di fabbrica inglese e tutte erano cariche di palle coniche, fornite di capsule fabbricate in Inghilterra. L’obiettivo degli attentatori repubblicani era quello di eliminare Napoleone III al fine di gettare le basi di una rivoluzione in Francia e conseguentemente in Italia, far venir meno la protezione francese allo Stato Pontificio accelerando così il processo di unificazione italiana.

    Terrore fuori al Teatro dell’Opera di Parigi

    Tre esplosioni quasi simultanee vennero udite, sembravano colpi di cannone. Colonne di fumo si alzarono, i vetri del vestibolo e delle abitazioni antistanti il teatro erano in frantumi. Sulla strada Lepelletier c’erano tracce profondissime di proiettili. I quattro cavalli che erano in testa al corteo imperiale erano impauriti dagli spari dei proiettili. Dopo pochissimo fu udito lo scoppio della seconda bomba che ferì dodici uomini e ventriquattro cavalli. La terza bomba cadde sotto la vettura dove viaggiava l’Imperatore Napoleone III e sua moglie: la carrozza fu danneggiata anche da settantasei proiettili. Il Generale Roquet, che era seduto davanti, ebbe una contusione nella parte superiore e laterale destra del collo sotto all’orecchio. Il cappotto dell’Imperatore fu attraversato da un proiettile. Napoleone III e consorte rimasero illesi, perché la scorta si mise in fila per coprire ogni lato della carrozza.

    L’Ispettore di polizia Alessandri venne ferito ma ebbe forza di aprire lo sportello della vettura per invitare l’Imperatore e consorte a scendere per prendere posto a teatro. I due furono accolti dal Direttore dell’Opera parigina, quindi presero posto alla loggia imperiale per assistere allo spettacolo.

    Fonti bibliografiche:

    Orsini F. (1863), Vita e memorie di Felice Orsini precedute dalla storia dell’attentato del 14 gennaio 1858 e seguite dagli interrogatori e documenti del processo, Vol. I, Firenze.

    treccani.it

    Nella foto: una stampa dell’epoca relativa all’attentato del 14 gennaio 1858