NARNI (TR) – Dieci semplici regole da osservare tutti i giorni per ridurre al massimo il rischio contagio ed evitare agli ospedali il sovraffollamento. È questo l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione #unopertuttituttiperuno lanciata dalla Questura di Terni in collaborazione con Usl Umbria 2 e Anci Umbria. La campagna è stata presentata in una conferenza stampa online dal Digipass di Narni dal questore di Terni, Roberto Massucci, dal direttore sanitario dell’Usl Umbria 2, Camillo Giammartino, e dal presidente Anci Umbria e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti. Presenti in video conferenza anche il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, anche come sindaco di Guardea, il sindaco di Terni Leonardo Latini e tutti i sindaci del territorio provinciale.
“Le regole sono semplici e facili da osservare – ha spiegato il questore Massucci – ma sono fondamentali per garantire sicurezza, ridurre il rischio di contagio ed evitare il sovraffollamento degli ospedali”. Massucci ha sottolineato soprattutto l’importanza dell’uso della mascherina. Nei luoghi chiusi – ha affermato – nelle situazioni in cui non è possibile mantenere le distanze di sicurezza o in aree di grande aggregazione indossare la mascherina diventa fondamentale”. Sul versante controlli il questore ha specificato che “compito delle forze dell’ordine è sì, in questa fase, quello di controllare il rispetto delle norme anti contagio e magari elevare multe ai trasgressori, ma è anche e soprattutto quello di proseguire, come sempre, nell’attività anti crimine.
Per questo occorre la collaborazione di tutti perché il mondo della criminalità non solo non è sparito ma si sta riorganizzando. Le operazioni antidroga fatte in questo periodo dimostrano che i reati esistono come prima e questo ci chiama ad una ancora maggiore responsabilità. La lotta al crimine e la garanzia di sicurezza – ha concluso – sono e rimangono l’obiettivo del nostro lavoro che si può fare ancora meglio con l’aiuto di tutti”.
Il direttore sanitario dell’Usl 2 Giammartino ha sottolineato due elementi interconnessi tra loro. “Abbiamo affrontato la fase della gestione della criticità ospedaliera – ha dichiarato – ed ora dobbiamo passare a quella dei test per individuare il maggior numero possibile di asintomatici. Con la seconda fase aumentano i contatti e quindi anche la possibilità di contagi ma sono eventualità che avevamo messo nel conto. Bisognerà vedere l’entità dei numeri e il possibile impatto sugli ospedali”.
“Anci Umbria ha sposato sin da subito questa importante iniziativa perché crede nella necessità di diffondere in ogni modo e con il massimo degli strumenti disponibili il messaggio che la prevenzione è fondamentale per combattere la covid 19”, ha detto il presidente De Rebotti, sottolineando che la campagna basa la sua efficacia su messaggi semplici e chiari. “Ma il valore aggiunto sta proprio qui – ha rimarcato – far capire cioè a tutti in modo colloquiale e assolutamente comprensibile che la prevenzione protegge se stessi e gli altri. È un obiettivo che dobbiamo porci tutti, istituzioni e cittadini insieme”.
Numerosi gli interventi dei sindaci che hanno rivolto un plauso alla campagna di sensibilizzazione e sottolineato la necessità di rispettare ancora le regole perché l’emergenza non è finita e un atteggiamento irresponsabile potrebbe di nuovo produrre numerosi casi. Il presidente della Provincia Lattanzi ha sottolineato proprio la necessità di continuare ad osservare le regole e a mantenere alta l’attenzione con i controlli.
“Purtroppo – ha detto Lattanzi – ci sono persone che hanno interpretato la fase 2 come un libera tutti. Non può essere questo l’atteggiamento giusto perché si mettono a rischio gli altri”. “Bene l’iniziativa di Questura, Usl e Anci”, ha detto il sindaco di Terni Latini che ha sottolineato “il grande impegno di tutte le istituzioni e le forze dell’ordine per far rispettare i divieti.
Trovo di grande interesse la campagna perché con messaggi chiari e semplici ribadisce l’importanza di porre attenzione ai comportamenti. Contestualmente – ha osservato Latini – dobbiamo adesso pensare in maniera giusta e, garantendo sicurezza, anche a far ripartire le attività per ridare fiato al tessuto economico e rilanciare il territorio”.